di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Il boato è stato sentito in tutta la città. Anche a 500 metri di distanza hanno tremato porte e finestre e molti caivanesi hanno pensato al terremoto. Per fortuna ci sarebbero solo 4 feriti, due lievi, medicati sul posto, fra cui un vigile del fuoco intervenuto, e due anziani, trasportati in ospedale per ferite più serie: si tratta di Rita Grimaldi, 76 anni, ricoverata al Cardarelli per le ustioni riportate sul corpo, e Massimo Frattolillo. Il sindaco Monopoli, appena lasciato la via Crucis, si è subito recato a via Puccini e poi in ospedale a sincerarsi delle condizioni dei due.
La dinamica dello scoppio dovrebbe essere semplice, in attesa del responso ufficiale dei pompieri. Nell’appartamento sito al primo piano sopra il Bar Zeus, si sarebbe sprigionata una fuga di gas, forse dalle normali condutture, che avrebbe fatto esplodere tutto, danneggiate porte e finestre ai due piani superiori. Fortunatamente una signora ha avvertito il pericolo, sentendo troppa puzza di gas, e ha fatto scattare l’allarme. Solo questa circostanza unita al fatto che alcuni appartamenti erano adibiti a studi professionali e alle 20.30 già chiusi, ha evitato il peggio. A tuttora (ore 23.45) il corso Umberto è ancora chiuso alle auto, da via Donizetti a via Scotta, decine di auto dei carabinieri, giunti da tutta la provincia, stanno assicurando la viabilità.
L’esplosione ha danneggiato tutto il lato del palazzo che fa angolo a via Puccini, che sembrava la Beirut dell’82. Le macerie hanno fatto danni anche al palazzo di fronte (ex Itis), alla villetta adiacente e a ben sei auto nei dintorni, alcune delle quali pesantemente. Sul posto il capitano dei carabinieri di Casoria, Pierangelo Iannicca, il vicequestore di Afragola, Alfredo Carosella, il comandante dei vigili, Gaetano Alborino, l’associuazione nazionale vigili del fuoco in congedo-protezione civile di Caivano, tre autobotti dei pompieri. Si lavorerà tutta la notte per mettere in sicurezza l’area mentre tutti gli abitanti del palazzo sono stati evacuati trovando disponibilità presso amici e parenti.