Martina, dal Sannio a Milano sognando il mondo dello spettacolo

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di FRANCESCO CELIENTO

La modella Goglia, appena 22 anni, da diversi anni lavora in Lombardia e dice “sogno un futuro nel mondo dello spettacolo”

Età: 22

Capelli: castano scuro

Occhi: marroni

Altezza: 173

titoli di studio conseguito: ragioneria

residente: Milano

hobby: palestra

fidanzata con: nessuno

sport preferito: calcio ma non lo pratico

Uomini preferiti: mediterranei

piatto preferito: pesce spada grigliato

odia 3 cose: incoerenza, invadenza, presunzione

ama 3 cose: semplicità, bellezza (in senso ampio), affidabilità

colore preferito: verde tiffany

vacanze: in qualsiasi posto sempre caldo

 

In pochi anni, sei riuscita ad affermarti come indossatrice-modella mettendo da parte gli studi. Perché lo hai fatto?

“Non ho assolutamente rinunciato agli studi, li ho solo trascurati per un po’. Mi sono iscritta, tardi – lo ammetto – alla facoltà di Giurisprudenza cambiando tutti i piani che mi ero prefissata. In fondo sono fatta così, prendo decisioni seguendo molto l’istinto del momento. Per quanto riguarda la moda non mi definisco una modella affermata, mentirei perchè non ho le misure per fare l’indossatrice”.

Si mormora che fra di voi ragazze dello spettacolo esistono invidie, gelosie e contrapposizioni…

“Come in ogni ambiente, soprattutto tra ragazze, è normale. Ci sono però sempre le eccezioni a fare la differenza”.

A farti conoscere sono stati soprattutto i concorsi di bellezza, credi siano veramente utili per chi vuole fare la tua professione?

“Sono sicuramente un ottimo trampolino di lancio oltre che una fase di riscaldamento indispensabile, soprattutto per chi come me è timidissima”.

Hai mai avuto paura della telecamere?

“Ho perennemente paura delle telecamere, sono molto emotiva oltre che timida quindi devo fare sempre molto autocontrollo”.

Le ragazze con le tue caratteristiche sono le preferiti dagli uomini. E’ vero che hai frottole di ragazzi che ti gironzolano intorno?

“Sinceramente non penso di avere le caratteristiche preferite dagli uomini, sicuramente c’è chi mi corteggia, ma mai chi mi interessa realmente”.

Tutti hanno un sogno nel cassetto. Il tuo qual è?

“Diventare un personaggio importante nel campo dello spettacolo”.

Ti sei trasferita al Nord per lavorare, a Milano; per quale motivo spesso non è possibile lavorare stabilmente a Napoli?

“Milano è bellissima, ho sempre detto di essermi innamorata di questa città gradualmente, essendo una metropoli offre tanto a noi giovani sia per quanto riguarda il divertimento che le opportunità lavorative poiché organizzata al meglio. Napoli è da colpo di fulmine, ha il mare (per me essenziale),  il calore della gente, però è caotica e il lavoro è un po’ trascurato. Sono sempre punti di vista, ovviamente”.

Hai mai ricevuto una proposta indecente?

“Quelle sono all’ordine del giorno, bisogna dare la giusta importanza e soprattutto saper valutare da chi provengono. Non ho mai ceduto e mai cederò, questo spiega perché dovrò faticare non poco per raggiungere il mio obiettivo, ma non desisto…”.

 

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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