La persona intervenuta ieri ai Regi Lagni per salvare una persona che si era lancita per togliersi la vità è Simone D’Ambrosio, giovane poliziotto delle Fiamme Oro, nonché assistente bagnanti.
Gli assistenti bagnanti della Federazione Italiana Nuoto sono sempre pronti ad intervenire, anche in casi estremi, imparare a salvare la vita non è solo un lavoro graticante umanamente, ma ha anche un valore sociale enorme.
Infatti, nella mattinata di sabato a Caivano, un uomo stava sospeso sul cavalcavia che sovrasta i Regi Lagni, sulla cosiddetta “Statale Sannitica”. L’intenzione era più che chiara: stava per lanciarsi. Proprio in quel momento di lì si sono trovati a passare alcuni ragazzi. Due di loro hanno provato ad avvicinarsi per dissuaderlo, ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni e si è lanciato. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi.

Nel frattempo la forte corrente stava trascinando via l’uomo che annaspava e cercava di aggrapparsi a radici e sterpaglie che costeggiano le rive. La scena non è passata inosservata a Simone D’Ambrosio, libero dal servizio, che si è calato sulla riva, per circa 3 metri, tra rovi e sterpaglie, per cercare di afferrare l’uomo che, dopo essere stato trasportato per oltre 400 metri dalla corrente, nel frattempo era riuscito ad aggrapparsi ad una radice.
Dietro l’agente, arrivati in tempo record, il Comandante della Polizia Locale di Caivano Espedito Giglio con due agenti e due carabinieri. Agganciato l’uomo, tutti assieme hanno messo su una catena umana per portarlo al sicuro, facendolo risalire lungo la riva scoscesa, per circa 3 metri.
Avventura a lieto fine, dunque, grazie alla prontezza dei passanti nell’allertare le forze dell’ordine, al coraggio dell’agente delle Fiamme Oro fuori servizio e alla tempestività d’intervento di Polizia Locale del Comune di Caivano e dei Carabinieri che, tutti assieme, sono riusciti a mettere in salvo l’uomo, affidato al personale del 118, in stato di comprensibile shock ma in buone condizioni fisiche.