Il funzionario del Comune Vito Coppola ha replicato alle accuse contenute nel comunicato stampa diffuso dal consigliere di opposizione Francesco Emione con questo scritto:
Conoscevo da tempo la cifra politica e morale del Consigliere (nonché ex Assessore) Francesco Emione; quanto ha scritto su Napolimetropoli.it è la piena conferma di quanto pensavo. Mi aspettavo una replica puntuale a quanto ho scritto in risposta ad un suo proditorio ed immotivato attacco alla mia persona.
Ribadisco punto per punto quanto da me richiamato nella mia comunicazione. Chi farnetica è Emione, che è incapace di articolare la benché minima risposta a quanto ho sollevato. Voglio rassicurare tutti: non intendo svolgere alcun ruolo politico. E non ho replicato ad iniziative politiche, ho solo difeso il mio ruolo e la mia professionalità da un attacco scriteriato, privo di ogni fondamento e pieno di falsità. Nessuna offesa ai rappresentanti istituzionali; le offese le ho ricevute io.
Non ho mai criticato le scelte adoperate dal C.S. Dott. Contarino, ne mi spaventano affatto le interrogazioni del Consigliere Emione: non c’è nessun nervo scoperto nel Settore Tutela Ambientale. Il Consigliere Emione non ha squarciato alcun velo sul Settore Tutela Ambientale.
Ho piena consapevolezza delle difficoltà che attraversa la comunità di Caivano, non sono io quello che infierisce con i pignoramenti sui conti correnti. Posso assicurare che nei miei 35 anni di attività presso il Comune mi sono sempre posto in ascolto di tutti i cittadini; sono altresì convinto che il consenso si costruisca sulle proposte politiche e non raccattando voti (pochi o molti che siano).
Gli attuali organici della Buttol sono stati determinati da precedenti Amministrazioni. Le linee guida del prossimo capitolato saranno sottoposte al Consiglio Comunale dove lui potrà dare il suo contributo.
In ultimo, sugli anni di piombo è fenomeno troppo complesso per essere spiegato a qualcuno che possiede limitatissime capacità per comprendere tali fenomeni storici.
Nessuno vuole impedire al Consigliere Emione di parlare, ma non di sragionare.
In ultimo, rivendico con orgoglio la mia appartenenza ad una generazione tra le più carcerate, inquisite e condannate del dopoguerra.
Del mio passato non ho alcun pentimento.
Resto fermo e ancorato alla mia storia soggettiva e collettiva che è incomparabilmente più ricca della miseria culturale e morale del Consigliere Emione.
A lui non ho più nulla da dire a parole.