Ha avuto inizio oggi l’esecuzione di parte dei decreti di sequestro emessi dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, per lo sgombero di 36 alloggi occupati abusivamente nel Parco Verde. L’operazione è stata eseguita dal personale di Polizia Giudiziaria operante presso la Squadra Mobile di Napoli, il Commissariato di P.S. di Afragola, il Gruppo Carabinieri Castello di Cisterna, la Compagnia e Stazione Carabinieri di Caivano, nonché il Gruppo Guardia di Finanza di Frattamaggiore, coadiuvati da personale proveniente dagli organismi provinciali e centrali.
La Procura fa riferimento a tre decreti di sequestro preventivo, con riferimento ai comparti A – Be C del complesso residenziale “Parco Verde” di Caivano, per complessive 252 unità immobiliari, in relazione a plurimi delitti di occupazione abusiva di edifici altrui, conseguenti all’occupazione sine titulo delle predette unità immobiliari di proprietà dell’Ente comunale.
In particolare, nel corso dei procedimenti, si è pervenuti all’individuazione ed all’identificazione di 419 persone, alle quali è stato contestato il delitto di invasione arbitraria finalizzata all’occupazione di pubblici edifici ex artt. 633 e 639 bis c.p.
Le attività di indagine, specificamente consistite nell’acquisizione di una voluminosa produzione documentale successivamente alle attività di constatazione in loco dei casi di occupazione abusiva, hanno consentito di individuare coloro che, in assenza di titolo autorizzativo, illecitamente hanno occupato unità abitative e spazi condominiali, così sottraendo la disponibilità delle aree cadute in sequestro al Comune di Caivano, proprietario e gestore del plesso edilizio.
Gli accertamenti svolti hanno evidenziato, altresì, la pressoché totale elusione del pagamento dei canoni concessori da parte degli occupanti delle aree cadute in sequestro.
Su richiesta di questa Procura della Repubblica, sono stati pertanto emessi i tre predetti decreti di sequestro, notificati nella fase iniziale di svolgimento con l’avvertimento rivolto a coloro che hanno l’attuale disponibilità dei beni in sequestro di abbandonare gli stessi e lasciarli liberi da cose ed altri ingombri entro il termine perentorio di giorni trenta dalla notificazione.
Si precisa che nelle more – dopo la decorrenza di tale termine – due dei 252 provvedimenti di sequestro sono stati annullati per mancanza di gravi indizi di colpevolezza, mentre altri dieci sono stati annullati per carenza di esigenze cautelari da parte del Tribunale del Riesame, essendo stato rilevato che gli immobili erano occupati da soggetti presenti nelle graduatorie regionali formate a seguito di presentazione di istanze di assegnazione. Pertanto, degli iniziali 252 provvedimenti di sequestro, ne residuano 240 per altrettante unità immobiliari.
È stata data esecuzione, in particolare, ai casi nei quali non è possibile che possa espletarsi con esito positivo la procedura di regolarizzazione, sia per mancanza dei requisiti reddituali, che per l’esistenza di requisiti soggettivi ostativi (con riferimento ai pregiudizi penali a carico dei soggetti occupanti).
L’attività di esecuzione in corso è affidata congiuntamente alla predetta Polizia Giudiziaria, che ha svolto l’attività di indagine.
Per ciò che concerne la residua parte dei provvedimenti cautelari, preme precisare che saranno oggetto di valutazione, da parte di questa Procura della Repubblica, eventuali provvedimenti che l’Autorità Amministrativa vorrà adottare in relazione a richieste di regolarizzazione avanzate da svariati occupanti gli immobili nonché all’avvenuta recente adozione, da parte della Regione Campania, di programma speciale per la riqualificazione del “Parco Verde” di Caivano.