Chi al governo di Caivano nel prossimo futuro?

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2004

Il solito Enzo il saggio, ha voluto ancora una volta deliziare il suo seguito, ormai ridotto all’osso, con un post che trasuda presunzione, sicumera e ignoranza. Infatti, il nostro novello Zeus, dal suo monte Olimpo ha lanciato strali avvelenati contro tutti e tutto. 

In primis ha accusato la commissione prefettizia al comune e il commissario di governo Fabio Ciciliano di essersi attribuito meriti che non gli spettano, perché le loro opere erano frutto della progettazione della sua amministrazione. A suo dire l’asilo nido di Casolla non avrebbe dovuto aspettare il commissario di governo per la sua apertura e gli stessi progetti del PNRR sarebbero un capolavoro e non il frutto di una rara incapacità di progettare il futuro di Caivano per quanto riguarda il suo sviluppo e il lavoro per tutti.  Infine lo stesso rifacimento delle strade sarebbe frutto della sua rara capacità di governo e non dell’azione congiunta di Fabio Ciciliano e i tre commissari prefettizi che hanno avuto il coraggio di far riprendere un lavoro interrotto per l’intervento della magistratura per le evidenti collusioni tra pubblici funzionari, qualche assessore al ramo e la camorra.

Insomma durante la sua amministrazione andava tutto bene madama la marchesa e nulla faceva presagire quanto è accaduto. Infatti il nostro eroe, ha dimenticato di dire ai caivanesi per bene che il prossimo 10 luglio, al termine dell’inchiesta sul malaffare al comune, ci sarà l’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli inquisiti per reati gravi e soprattutto per collusioni con la camorra. Per mettere i puntini sulle i, bisogna notare che tra gli inquisiti ci sono due dei suoi assessori, un suo parente segretario politico pro tempore di Italia Viva, due membri dell’ufficio tecnico di cui uno con la funzione di capoufficio, su cui il sindaco aveva il dovere di vigilare e alcuni operatori nel campo dei lavori pubblici cui sarebbero stati assegnati spesso lavori prima dell’espletamento delle gare o addirittura con gare taroccate come quella sul rifacimento delle strade come ha riferito il solito pentito.

Come sempre il nostro ingenuo Andreotti non sapeva nulla e nemmeno se era a conoscenza dell’inchiesta che minacciava tempesta anche se interrogato come persona informata sui fatti e anche se dovutamente informato dal solito pentito, se i verbali redatti dalla magistratura inquirente riferiscono il vero.

E allora? Non bisogna maramaldeggiare per non sentirsi dire ”Vile tu uccidi un uomo morto” come ebbe a dire il Ferrucci prima di morire? Insomma bisogna far finta di niente e aspettare che la magistratura faccia il suo lavoro e facesse la necessaria chiarezza su quanto accaduto a Caivano? Insomma bisognerebbe che il nostro ingenuo Andreotti si facesse da parte e lasciasse che i reggitori del governo locale potessero continuare a lavorare senza intoppi e critiche interessate.

Quanto al lavoro del commissario di governo Fabio Ciciliano bisogna solo elogiarlo per quanto sta facendo per tirare fuori dal baratro in cui è caduto il nostro paese. Insomma la sua consegna ai cittadini, in pochi mesi di duro lavoro del nuovo centro Pino Daniele è un capolavoro di efficienza, perché ha recuperato il vecchio centro Delphinia, ridotto a discarica abusiva e fonte di reati gravi al vaglio della magistratura. Ciò perché  il centro era stato lasciato senza custodia dal nostro Solone di turno. Anzi la consegna e inaugurazione del nuovo complesso Pino Daniele non può essere sminuita con osservazioni interessate da parte di chi al contrario non avrebbe dovuto lasciarlo senza custodia, specialmente se poteva utilizzare i lavoratori socialmente utili.

Credo invece che il prossimo sindaco del paese dovrebbe, di concerto con il nostro Fabio, completarne l’opera ponendosi il compito di rompere l’isolamento in cui potrebbe cadere Caivano per la mancanza di trasporti pubblici su ferro. Tale opera, non valorizzerebbe solo il lavoro di Fabio Ciciliano, ma sarebbe un importante fattore di sviluppo per tutta la zona. Insomma grazie a una valida rete di trasporto pubblico il centro Pino Daniele non sarebbe più una magnifica cattedrale nel deserto, ma uno strumento di riscatto e sviluppo di una periferia che si vuole integrare con la vicina Napoli e il resto dei paesi vicini.

Insomma è necessario che i cittadini si rendano conto che il destino del paese è nelle loro mani e individuino un sindaco nuovo ed efficiente. Io che credo che il sindaco migliore di Caivano degli ultimi cinquanta anni sia stato Lello Del Gaudio, credo però che nel prossimo futuro debba essere un giovane competente  che abbia un programma preciso che possa essere sintetizzato dalle parole Caivano conta che dovrebbe essere il primo dei suoi pensieri. A costui, se si candidasse, darei il mio sostegno ed augurio di fare bene nell’interesse di tutta la comunità caivanese.

Ai caivanesi auguro ogni bene nella consapevolezza della difficoltà di vivere in un paese vittima del malaffare.

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