Caivano e le elezioni europee

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Con l’approssimarsi del prossimo rinnovo del consiglio europeo con le celebrazioni delle elezioni dell’8 e 9 giugno, a Caivano, grazie ai social e l’uso degli appositi spazi elettorali, la richiesta del voto per i candidati dei diversi partiti, diventa sempre più pressante e spesso frutto di sapore ideologico privo di contenuti programmatici.

La destra propaganda la propria volontà di sostituirsi alla maggioranza moderata e riformista che da molto tempo guida le istituzioni europee, senza pubblico e rendere noto e comprensibile il proprio programma di governo dell’Europa, limitandosi a richiamarsi ad inquietanti analogie con la posizione di Le Pen in Francia, come ha fatto Giorgia Meloni o tacitamente  all’ungherese  Victor Orban, che ormai da troppo tempo è un campione d’intolleranza nei confronti dei migranti e dell’autoritarismo mai attenuato e contrario alla democrazia governante. Insomma la destra italiana è portatrice della promessa di un incondizionato appoggio a quella spagnola nella sua battaglia contro Bruxelles, facendo temere ai cittadini in buona fede, il rinnovarsi del pericolo della fine dell’Europa unita.

Quanto alla sinistra, le posizioni sono sfumate, incerte e genericamente prolisse e vagamente pacifiste, sono senza programmi credibili, anzi essi sono inutili perché si risolvono in una critica al governo nazionale e basta! Cosa che genera confusione negli elettori e molta incertezza sulla loro volontà di partecipazione al voto.

Insomma il dubbio regna sovrano?!

Proprio per questo la recente e positiva iniziativa di Caivano Conta sull’argomento, è un’utile ciambella di salvataggio per quanti vogliano capirci qualcosa ed esprimere un voto convinto e consapevole sul futuro dell’Europa.

Perciò a Caivano, il prossimo sabato 25 maggio alle ore 10,30, nella bella e importante location del palazzo Capece, organizzato da Caivano Conta, si svolgerà un evento, nel corso del quale il giovane autore Andrea Minieri presenterà il suo libro sulla storia e le istituzioni europee. Libro che segna una tappa importante nella cultura del paese ed è di buon auspicio per altri giovani che lo vogliano imitare.

Il tutto con la guida di Pina Stendardo, giovane e recente promessa per Caivano. Particolarmente importante sarà l’intervento di Antonio Angelino che, per le sue documentate competenze sulla materia e per le esperienze positive maturate nella politica locale, è ormai lontano da inutili polemiche sul passato uggioso e malavitoso di alcuni esponenti della maggioranza mandata opportunamente a casa. Antonio illustrerà le possibili ricadute della politica dell’Europa sulla vita dei caivanesi e i loro diritti, senza  interferire con le loro scelte che meritano rispetto e comprensione per quanto già patito. Infatti, la sola cosa che importa è che essi si rendano conto soltanto che la civiltà occidentale è minacciata dalla possibile ripresa dell’isolazionismo degli Stati Uniti e la concomitante voglia di costruire una nuova egemonia da parte dei russi guidati da Putin e dai cinesi governati da Xi Jnping.  Cosa che determinerebbe il tracollo dei valori dell’occidente e la fine dei sistemi democratici, figli dei principi di libertà valorizzati dalla rivoluzione francese. Essi in caso di recessione dell’occidente  sarebbero sostituiti da un intollerabile autoritarismo che segna la vita dei citati paesi dell’Est.

Perciò è necessario rendersi conto del pericolo e avviare e praticare una politica europea comune su terreni strategici, quali la politica estera e quella delle innovazioni in campo economico e tecnologico. Il tutto accompagnato dalla formazione di un esercito comune che possa garantire a tutti, sicurezza e pace senza se e senza ma. Oggi più che mai è importante che l’Europa unita dia inizio a un concreto percorso di pace in Ucraina e nel vicino Medio Oriente. L’umanità ha bisogno di tolleranza e serenità e non di minacce che avvelenano i rapporti internazionali. Anche Caivano ha bisogno di un percorso nuovo che promuova la ripresa della vita del paese e lo riporti al passato splendore, quando il lavoro per tutti non era una chimera, ma un traguardo da raggiungere. Io ricordo le tante attività artigianali ormai scomparse, quali la sartoria e la produzione di scarpe su misura o la produzione dei frutti dell’agricoltura in una terra baciata dal sole e da un clima mite che favoriva raccolti copiosi.

E’ possibile riprendere tale percorso grazie a innovazioni tecnologiche e mezzi di trasporto collettivo che facilitino gli scambi di merci pregiate come quelle di Caivano di una volta? Io spero di si! A tale scopo serve una guida competente e accorta che, a quanto pare, Caivano Conta sembra poter fornire ai compaesani, solo che lo si desideri senza pregiudizi o volontà ostative per motivi ideologici o volontà di inutili tentativi di rivincita.

Oggi più che mai bisogna stare lontano dalle lusinghe del potere centrale e rimboccarsi le maniche per produrre uno sforzo comune che liberi i caivanesi dai tentativi egemonici, da qualunque parte provengano. Chi vivrà vedrà.  Io spero di esserci!

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