Fari puntati sulla Giornata Celebrativa delle Scuole Centenarie d’Italia, promossa dalla Rete Tam- Tessile Accessori e Moda, che, come riferimento in Italia per il settore tessile, ha individuato l’Isis Isabella D’Este-Caracciolo di Napoli.
“Scuole e cultura del tessile nel corso dei secoli – una storia che continua”: questo il titolo dell’evento, svoltosi presso la sede dell’istituto partenopeo, che ha richiamato il celebre passato dello stesso istituto, allocato nell’antico complesso del Carminiello.
Nel 1611 la scuola fu affidata ai Gesuiti, che ne fecero un polo significativo per l’istruzione del popolo, fino a quando nel 1769 Ferdinando IV di Borbone la trasformò in Conservatorio femminile e scuola popolare di arti e mestieri.
Nel tempo il Collegio divenne una vera e propria scuola – fabbrica e tale rimase fino alla metà dell’Ottocento, per poi cadere in uno stato di grave degrado. Dal 1902 al 1968 vi lavorarono le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione e nel 1970 fu trasformato in scuola pubblica che ancora oggi conserva la sua vocazione tessile e manifatturiera.
Alla manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli, hanno partecipato i rappresentanti del mondo politico e istituzionale, dell’imprenditoria, della società civile e della scuola, in particolare i dirigenti scolastici degli istituti afferenti la Rete Tam, la Rete nazionale degli istituti ad indirizzo tessile, abbigliamento e moda, che vede nel dirigente scolastico dell’Isis “Isabella d’Este.- Caracciolo” Giovanna Scala il proprio rappresentante per il Sud Italia e le isole.
Dunque l’incontro ha confermato la leadership dell’Isis “Isabella d’Este – Caracciolo” nel panorama nazionale per la progettazione di tessuti, abiti, accessori e calzature. Un istituto con una lunga storia alle spalle, ma proiettato al futuro e attento all’innovazione tecnologica, dotato di laboratori evoluti attrezzati con i più moderni software, stampanti 3D e plotter, le stesse attrezzature che utilizzano le aziende di settore e che consente, in un ponte ideale, di condurre naturalmente i diplomati dalla formazione scolastica al lavoro in azienda.
I lavori sono stati aperti dalla preside Scala e dai saluti di Roberto Peverelli (presidente Rete Tam) e dei dirigenti scolastici e componenti del Comitato Tecnico organizzativo della Rete, Imerio Chiappa, Gianni Camici e Alessandro Marinelli.
“Dentro le trame: il nodo indissolubile tra istruzione, formazione e lavoro” è stato, invece, il tema trattato da Armida Filippelli (assessore regionale alla Formazione professionale), Patrizia Ranzo (docente ordinario del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” ha relazionato su “Le scuole storiche italiane dal Cinquecento al Novecento”, mentre “L’arte della tessitura. Focus sulle seterie – Dal Comasco al Napoletano, attraverso le terre di Dante” è stato il tema approfondito dai componenti del Cto della Rete Tam, i dirigenti scolastici Roberto Peverelli, Alessandro Marinelli e Giovanna Scala. Imerio Chiappa, dirigente scolastico di Bergamo, ha sviluppato il tema “L’istruzione tecnica motore della manifattura italiana” e Domenico Cirillo, direttore tecnico Dipartimento Energia Cmd SpA, si è occupato di “Economia circolare e filiera tessile: un connubio possibile”.
Al termine dell’incontro student e stiudentesse hanno sfilato, indossando abiti storici realizzati dall’Isis “Isabella d’Este – Caracciolo” e conservati dal Museo Fashion Design, allestito in modo permanente al secondo piano dell’istituto.
Inoltre, alunni e alunne dell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera hanno offerto ai partecipanti un momento di convivialità. Il forum è stato moderato da Renato Grimaldi, esperto in formazione professionale e politiche giovanili.