Il comune di Caivano non è certo un comune virtuoso in materia di raccolta differenziata. E’ lontanissimo l’obiettivo del 65% previsto dalla vigente normativa che prevede che i comuni debbano raggiungere tale percentuale nel 2024.
Caivano è anche tra gli ultimi comuni della provincia di Napoli, questo a rappresentare che il servizio offerto dalla Green Line è approssimativo e lacunoso.
Negli ultimi anni, secondo i dati forniti dall’Ispra, il comune non ha mai superato la soglia del 34/35% raggiunti negli anni 2015/16 poi per attestarsi nel 2023 al 34,24%.
Nei primi tre mesi del corrente anno, secondo i dati pubblicati dal sito locale W-Mysir, la raccolta è precipitata al 28,83 % circa, un dato bassissimo che si traduce negli aumenti dei costi per lo smaltimento allo Stir.
Tutto questo a fronte di un canone mensile, versato alla Green Line di 460 mila euro, ditta commissariata che ha un bassissimo utile di azienda, per legge.
L’affidamento alla Green Line, disposto dala Commissione Straordinaria nel 2019, doveva durare 6 mesi. Invece da oltre 4 anni che esplica un servizio non esente da criticità. L’ultima proroga disposta dall’attuale Commissione Straordinaria scade ad aprile.
Adesso si attende di sapere se finalmente si potrà bandire una gara ad evidenza pubblica i cui atti di gara sono stati approvati in via definitiva dalla commissione nel settembre del 2023.
Lo svolgimento di questa gara potrebbe significare, finalmente, voltare definitivamente pagina in una delle vicende più in chiaro scuro del comune di Caivano che presentano non poche criticità.