“Un Frate Pericoloso”, il libro dello spettacolo su Tito Brandsma di Antonio Vitale

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“Un Frate Pericoloso” è uno spettacolo teatrale in un atto incentrato sulla figura del martire carmelitano, Tito Brandsma. Padre Tito si trova nel campo di concentramento di Dachau, da dove racconta la sua vicenda umana e religiosa, attraverso il ricordo della quale cerca di evadere, in qualche modo, dalle “brutture” del campo. Il ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita gli permette di rivivere momenti ed emozioni intrisi di nostalgie, dal ricordo dolce dei suoi genitori all’entrata in convento a Boxmeer. Lo spettacolo è stato in tournée qualche anno fa a Roma, Licata (Agrigento), Trapani e Catania ed è stato pubblicato in un testo teatrale grazie ad Edizioni Carmelitane, e al supporto di Mario Alfarano. 

In questo percorso il nostro Tito ha un unico compagno di viaggio: Dio

Dio e la fede sono talmente forti in padre Tito che gli permetteranno di affrontare le tentazioni, l’arresto e la prigionia con quella serenità tipica dei santi. Riporterà all’infermiera, che gli farà l’iniezione letale di acido fenico, le parole di Santa Teresa:

“I buoni sacerdoti non sono quelli che dai pulpiti dicono belle parole, ma quelli capaci di offrire il proprio dolore per gli uomini.”

Questo spettacolo vuole evidenziare ancora di più l’essere veramente cristiano di quest’uomo, considerato “pericoloso” dai nazisti solo perché, con la sua attività di giornalista, cercava di rendere libera la stampa cattolica, non facendola sottomettere ai dettami del partito Nazionalsocialista in quanto andavano contro i principi basilari della dottrina di Cristo.

In scena un attore nei panni di padre Tito ed un’attrice che interpreterà vari personaggi a seconda dello sviluppo della vicenda. Ad arricchire lo spettacolo musiche suggestive, frutto di un’intensa ricerca musicale.

L’autore è Antonio Vitale, attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo, originario di Caivano: “Ho avuto modo di conoscere la storia di Tito Brandsma diversi anni fa grazie all’amico padre carmelitano, Mario Alfarano. Da subito sono stato attratto dalla vicenda umana e religiosa di quest’uomo dall’aspetto mingherlino ma con una forza d’animo incredibile. In Tito Brandsma ho subito apprezzato il suo essere veramente cristiano ed  il suo adoperarsi  per il prossimo al punto da sacrificare la propria salute. Davvero un esempio da seguire. Nello studiare la sua vita è nata in me, dal primo momento, la necessità e la voglia di portare in scena la sua vicenda umana e religiosa”.

Continua il suo racconto, l’autore: “La regia che curerò evidenzierà molto gli stati d’animo dei personaggi, cercando di trasmettere e di far arrivare allo spettatore ogni singola emozione. Ciò sarà possibile attraverso una interpretazione molto naturalistica. Le musiche, che sceglierò attraverso una ricerca musicale molto scrupolosa, daranno un ulteriore contributo a tutto ciò. La chiave di lettura, che ha delineato quella che sarà la mia regia e che ha costituito anche il punto di partenza della drammaturgia, è sicuramente quella introspettiva, attraverso la quale far emergere il carattere vero di padre Tito e quello degli altri personaggi. Un’introspezione, che spero, vada nella direzione dell’amore per il prossimo, molto forte nel nostro Tito”. 

Biografia di Antonio Vitale

Laureato in Lettere Moderne indirizzo Musica e Spettacolo presso l’Università “Federico II” di Napoli, comincia la sua forma­zione nel 1998, seguendo laboratori pratici di teatro, diretti da registi come Laura Angiulli, direttore artistico di “Galleria Toledo” di Napoli, Armando Block, direttore artistico di “AREA- TEATRO”. Diverse sono le sue esperienze teatrali, è attore in spettacoli che spaziano dalla commedia al dramma fino ad arrivare alla tragedia greca e al varietà ed è diretto da diversi registi: Carmen Pommella, Paolo Spezzaferri, Angelo Callipo, Giovanni Del Prete, Laura Angiulli, Peppe Sollazzo, Mau­rizio Azzurro, Roberta Sandias, Armando Block, Guglielmo Guidi, Arnolfo Petri, Daniela Cenciotti, Giulio Adinolfi, Pierluigi Tortora, Renato Barbieri, Domenico Maria Corrado, Rosa Farinaro, Clau­dio Murat, Davide Sacco, Davide Walton Zed, Maria Autiero.

Da qualche anno si cimenta nella regia teatrale di alcuni lavori, curandone di solito la drammaturgia o l’adattamento. È attore protagonista nel cortometraggio del 2022 “FREDDO E FAMME”, sceneggiatura e regia di Gennaro Iago Esposito. Attore protagonista nel cortometraggio del 2005 “Andando al comando” tratto da un racconto di Italo Calvino con la regia di Giorgio Servillo; nel lungometraggio del 2009 “Dovè l’amore?” di Umberto Del Prete. Nel 2006 è attore nella sit-com “Grand Hotel Comedy” con Marina Suma, Maria Teresa Ruta, Enzo Garramone. Nel 2010 è attore nella sit – com “Agenzia Mezza – Botta con Corrado Taranto e Lello Pirone. È ospite di trasmissioni radiofoniche come “Tra musica e parole” su New Radio Network e “Pane, amore e fantasia” su Radio Amore. Co-conduttore della trasmissione web radio “FREDDO E FAMME”, dedicata ad Eduardo De Filippo sulla piattaforma SPREAKER. Dirige laboratori teatrali presso accademie di danza, scuole elementari e medie inferiori. Attualmente è impegnato in vari progetti teatrali e lavora con diverse produzioni teatrali.

 

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