“Non c’è giustizia, noi ci battiamo per tutelare la vittima da crimini atroci, e uno dei responsabili delle violenze sessuali e diffusione video pedopornografici va ai domiciliari a Venezia”. Non riesce a trattenere il suo disappunto l’avvocato Angelo Pisani, legale di una mamma delle due cuginette di Caivano stuprate dal branco la scorsa estate.
Nei giorni scorsi il tribunale di Napoli Nord ha concesso gli arresti domiciliari a uno dei due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze.
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Stupro Caivano, uno degli indagati ai domiciliari fuori regione
“Altro che decreto Caivano, altro che rispetto e tutela per le donne e le vittime“, aggiunge Angelo Pisani per il quale con queste decisioni “si veicola un messaggio sbagliato, quello della giustizia a intermittenza”. Intanto, continua, “lui è ai domiciliari mentre le bambine e i fratelli sono chiusi nelle case famiglia senza neanche poter veder e sentire genitori e familiari”.
Intanto, la madre della vittima ha già chiesto appello alle redazioni nazionali, per poter essere ascoltata e manifestare tutto il suo dolore: 34 anni, sola e abbandonata. Un marito violento che spesso l’ha torturata, lei ha trovato, sbagliando, un appiglio nell’alcool. Nel frattempo, i figli abbandonati al tragico destino. Uno scenario che ha più vittime, che carnefici e che squarcia ancora una volta il senso di colpa di chi poteva agire e non lo ha fatto.