Nel lontano gennaio 2020 la commissione straordinaria insediatosi al comune di Caivano, dopo la revoca dell’affidamento alla Buttol, affidò la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani alla società Green Line. Una società confiscata alla criminalità organizzata e gestita di fatto dal Ministero degli Interni.
L’affidamento alla Green Line doveva durare 6 mesi, il tempo necessario per bandire ed espletare una gara quinquennale.
Spettava all’amministrazione Falco, insediatasi nel settembre del 2020, dare esecuzione all’indirizzo espresso dai commissari. All’opposto, invece, si è proceduto con continue proroghe, l’ultima scadeva il 30 settembre di quest’anno.
Il nuovo commissario straordinario, Tomao, insediatosi al comune di Caivano dopo lo scioglimento del consiglio comunale a seguito della sfiducia all’ex sindaco Enzo Falco ha preso atto della mancata conclusione del procedimento di gara affidato alla Cuc Sele-Picentini e ha disposto un’ulteriore proroga fino ad aprile 2024.
Resta, quindi, ancora la Green Line che percepisce un canone mensile di 430mila euro con una raccolta differenziata inferiore al 35%. Numeri da soli sufficienti a dimostrare la totale incapacità di governare un settore strategico dell’ente.
Ora la domanda che ci siamo posti tantissime volte alla firma di una nuova proroga: riuscirà l’ufficio ambiente e tutte le figure di supporto ad avviare e concludere una gara nel termine aprile 2024, mettendo fine all’illegittimo sistema delle proroghe?
Dopo oltre tre anni…attenderemo altri 6 mesi!