E’ successo a Torre Lapillo-Porto Cesareo, in provincia di Lecce, dove Daniele D’Aloisio, agente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Torino, originario di Mesagne, che vive tra Caivano e la sua città nativa, si trovava sul posto in ferie con la compagna Irene, caivanese doc, quando la sua attenzione è stata richiamata dalle grida di aiuto da parte di alcuni bagnanti.
Erano i familiari del minorenne successivamente soccorso, che segnalavano il figlio in difficoltà in mare a causa di una forte mareggiata con pericolosa risacca che impediva al 14enne il rientro a riva. Gli stessi parenti avevano tentato di prestare soccorso, ma senza successo a causa delle avverse condizioni del mare.
Allora D’Aloisio (nella foto di copertina) si è tuffato tra le onde senza alcuna esitazione, mettendo in atto tutte le procedure operative di sicurezza che la formazione e l’esperienza pregressa anche come bagnino gli ha fornito, consapevole del grave pericolo che il minorenne avrebbe subito per il difficile rientro a riva.
Dunque con estrema rapidità si portava nella direzione del ragazzo, tuffandosi in mare e sfruttando la corrente della risacca per raggiungerlo nel più breve tempo possibile. Una volta raggiunto, il 14enne mostrava un evidente stato di shock e annaspava ormai sfinito a causa del vano tentativo di “guadagnare” la riva.
Poi l’agente D’Aloisio, seguendo le tecniche di approccio e soccorso previste nello specifico caso ed intercettando i limiti della risacca, nuotava parallelo ad essa portandosi fuori dalla forte corrente e nuotava verso la riva sfruttando le correnti contrarie a quelle della risacca fino a raggiungere il bagno asciuga, dove ha continuato a supportare e assistere il giovane fino a quando non ha avuto la certezza di averlo stabilizzato e assicurandosi che non avesse bisogno di cure mediche e di pronto soccorso.
Successivamente D’Aloisio, ristabilitosi fisicamente per lo sforzo appena effettuato per salvare il salvataggio, ancora scosso per l’accaduto, affidava il giovane ai suoi genitori che erano presenti sul posto.
Inoltre, per assicurare le altre persone presenti e i genitori del giovane soccorso, si è identificato sin da subito come agente di polizia e operatore abilitato al salvamento a mare e assistenza bagnanti
Il giorno successivo al salvataggio, il poliziotto si è recato nuovamente nella località marittima dove si era verificato il suo intervento di salvataggio, assicurandosi che il ragazzo soccorso si fosse completamente ripreso.
Stavolta la grave situazione di pericolo per la vita del 14enne, verificatosi nei giorni scorsi, si è risolta con successo, ma la vicenda ricorda l’importanza di prestare sempre la massima attenzione alle condizioni del mare durante le attività in acqua. Ed in questo periodo estivo deve sensibilizzare la pubblica opinione ad una maggiore prudenza, soprattutto quando il mare diventa proibitivo e pericoloso.
Da segnalare che D’Aloisio, per il suo eroico gesto di coraggio e altruismo, ha ricevuto il riconoscimento della “Palma d’oro Mesagne 2023”.