Le antenne telefoniche stanno nascendo come funghi su tutto il territorio, complice anche la grande richiesta dei gestori telefonici e del miglioramento delle tecnologie con la 5G.
La mappatura delle antenne telefoniche sul territorio caivanese è ferma a oltre dieci anni fa, mentre latitano i controlli per la misurazione delle radiazioni.
Spesso ci sono anche richieste su internet con prezzi che vanno dai 5000 € all’anno per i terreni fino a 15.000€ all’anno per il montaggio su palazzi in città.
In città, quindi, luoghi con edifici dove le persone sostano regolarmente per lunghi periodi. Può trattarsi di edifici abitativi oppure di posti di lavoro fissi. Questi valori limitano l’esposizione alle radiazioni provenienti da singoli impianti di radiocomunicazione mobile al fine di contenere il più possibile l’esposizione alle radiazioni in questi luoghi. Con una frequenza di 1800 MHz l’intensità di campo ammissibile per gli impianti di telefonia mobile è di 6 V/m.
Ad oggi non c’è pubblicazione della mappa delle antenne presenti sul territorio, mentre sono assenti le rilevazioni da parte di ditte incaricate dall’ufficio ambiente.
Mentre si lotta per l’eliminazione della nuova antenna montata su un palazzo di via Rosselli, nei pressi del mercato, (domani nuova commissione per visionare la documentazione) questa mattina la Commissione Garanzia e Controllo del comune di Caivano ha ottenuto la demolizione dell’antenna montata in via Spineti, nei pressi della scuola Cilea.
Battaglia vinta a Caivano dalla Commissione Garanzia e Controllo. Da oggi saranno avviati i lavori di demolizione dell’antenna di telefonia mobile in vico Spineti.
Il presidente della Commissione Gaetano Ponticelli ha annunciato che andrà avanti: «L’antenna Iliad in vico Spineti snc sarà demolita a partire da oggi. Si ringrazia l’impegno di tutti i consiglieri comunali, la dott.ssa Aliperti, di tutto l’ufficio tecnico e di tutti i componenti della Commissione Garanzia e Controllo».