CAIVANO – (comunicato stampa) – Rendere il collegamento tra scuola e mondo dell’impresa sempre più stretto affinché ai giovani del territorio possano essere offerte delle reali occasioni di lavoro.
E’ il senso del progetto svolto nei mesi scorsi dall’istituto Morano di Caivano, presieduto dalla dirigente Eugenia Carfora, dove questa mattina, presso l’aula magna sono stati presentati quelli che sono stati i risultati di un’ intensa attività e soprattutto di una proficua esperienza per i ragazzi.
L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di avviare gli studenti ad un percorso che li introducesse in quelle che sono le realtà aziendali del territorio affinché quanto imparato sui banchi di scuola si traducesse in pratica. Un percorso virtuoso finalizzato a non rendere la scuola una monade completamente distaccata dal mondo del lavoro e far sì che le imprese dell’hinterland possano avere come i giovani locali come riferimento di operai specializzati e dall’alto livello formativo.
Il manager scolastico, Eugenia Carfora, ha illustrato in particolare l’esperienza dei ragazzi maturata nei 21 giorni di stage presso le aziende.
“Nel corso dell’ incontro – afferma Nino Navas, imprenditore e fondatore del movimento ‘Sveglia Caivano’ – abbiamo tutti noi avuto l’ennesima dimostrazione della competenza e della grande operatività della Carfora vero esempio di abnegazione e amore per i ragazzi. La città non può che ringraziare ed essere grata alla dirigente per lo straordinario lavoro che svolge con passione da anni, seppur tra mille difficoltà. Io, insieme agli altri imprenditori che hanno partecipato al progetto ci siamo impegnati per una più stretta collaborazione con la scuola finalizzata all’inserimento, ogni anno, di un certo numero di alunni a conclusione di un adeguamento percorso formativo”.
L’impegno profuso in questi anni ha portato al riconoscimento da parte del competente Ministero dell’istituto Morano quale Polo Formativo. Nel suo intervento il sindaco Monopoli ha avuto parole di elogio per gli straordinari risultati raggiunti dalla Carfora, all’inizio del tutto insperati.
“Una standing ovation – conclude Navas – da me sollecitata è stato il modo più naturale per omaggiare una persona che si spende senza lesinare energia affinché nessun giovane della nostra città si senta abbandonato”.