Quando la commissione straordinaria, insediatosi al comune di Caivano, dopo lo scioglimento per infiltrazione da parte della criminalità organizzata, deliberò nel gennaio 2020 di revocare, sulla base di una relazione secretata, l’affidamento alla ditta Buttol, nonchè tutti gli atti antecedenti e conseguenti, stabilì di affidare la gestione del servizio raccolta dei rifiuti alla ditta Green Line, confiscata e gestita di fatto dal Ministero degli Interni.
L’affidamento alla Green Line era solo per sei mesi, un tempo ritenuto congruo per l’espletamento di una gara pluriennale ad evidenza pubblica. A tale deliberato non si diede mai corso.
Succesivamente, dopo l’elezione a sindaco di Enzo Falco, ci sono state tre proroghe, l’ultima in scadenza il 3 ottobre.
In questi due anni l’amministrazione Falco ha cercato di percorerre altre strade rispetto all’avvio di procedure per l’affidamento del servizio di raccolta mediante gara pubblica.
In primis si è cercata una sponda verso l’Ato. Un organismo che dovrebbe avere un ruolo fondamentale nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, attraverso l’individuazione di un gestore unico che dovrebbe preoccuparsi della raccolta dei rifiuti in ambiti territoriali corrispondenti per più comuni.
Successivamente l’amministrazione comunale ha pensato di affidare il servizio alla Asia, la società partecipata al 100% dal comune di Napoli, che svolge il servizio di raccolta su tutto il territorio metropolitano della città partenopea.
Ipotesi, poi, che si sono rivelate impraticabili.
L’amministrazione Falco messa alle strette anche dall’esposto presentato dalla minoranza all’Anac, ha dovuto gioco forza percorerre l’unica strada praticabile, quella cioè di una gara pluriennale ad evidenza pubblica.
Nella seduta del consiglio comunale del 20 ottobre l’amministrazione Falco ha proposto un piano industriale per la nuova organizzazione nella gara pubblica per la gestione del servizio di raccolta rifiuti.
Il responsabile del settore, il sign.Marco Lanzetta è stato nominato RUP della gara che si andrà a svolgere dopo aver trasmesso gli atti di gara alla centrale unica di committenza individuata dal consiglio comunale con delibera n.12 del 2022.
Nelle more che la CUC prenderà in carico la gestione della gara, il responsabile Marco Lanzetta con determina n.1557 del 31 ottobre 2022 ha disposto l’ulteriore proroga di sei mesi in favore della Green Line.
Tutti gli atti assunti dall’amministrazione Falco dovranno essere inviati all’Anac per completare l’istruttoria avviata su richiesta dei consiglieri di minoranza che hanno sollevato all’autorità anticorruzione il problema della legittimità delle continue proroghe.
Spetterà all’Anac completare l’istruttoria e concludere con l’archiviazione o con sanzioni.
In attesa di conoscere le determinazioni dell’Anac bisognerà verificare i tempi che si darà la Cuc per lo svolgimento della gara.
Questa complessa vicenda del servizio di raccolta prevede l’impiego di 75 dipendenti a una base d’asta di 5.269.370,14 €/anno.
L’obiettivo del nuovo piano, fortemente contestato dalle minoranze nella seduta consiliare del 31 ottobre, ruota intorno all’obiettivo estremamente ambizioso di portare la raccolta differenziata dall’attuale 34% al 65%.
Un obiettivo ritenuto irrealistico dalle minoranze che ritengono anche sproporzionato il numero degli automezzi richiesti nel piano industriale al nuovo gestore dei servizi.
Altro aspetto fortemente criticato dalle minoranze è stato l’inserimento nel quadro economico generale del piano industriale della somma di 538 mila euro che teoricamente la ditta subentrante nella gestione del servizio dovrebbe incassare dalla vendita diretta dei materiali della raccolta differenziata e dai contributi del consorzio Conai.
Il piano industriale è stato favorevolmente approvato dopo una discussione durata meno di un’ora e nel silenzio dei redattori del piano industriale.
Adesso incomincia la corsa contro il tempo da parte dell’amministrazione per rendere fattiva la decisione del consiglio comunale.
La Green Line doveva gestire il servizio per 6 mesi e invece lo gestirà per oltre 3 anni e mezzo.
In questo periodo la raccolta differenziata non ha mai superato il 35 %.
Il canone mensile corrisposto alla Green Line ha sfiorato i 430 mila euro mensili per un costo complessivo di 9 milioni di euro all’anno.
Si riparte da qui!
Tra le anomalie rilevate e dal ministro dell’interno dell’epoca c’era il ripetersi di affidamenti senza gara e quindi sospettabili di infiltrazioni camorristiche tali da giustificare lo scioglimento del consiglio comunale di Caivano. Voglio sperare che la storia non si ripeta.