Dopo circa sette mesi termina il mandato per l’Assessore Lorenzo Sivo al comune di Caivano, ieri mattina con una nota protocollata presso la casa comunale ha rassegnato le dimissioni per motivi personali.
Continua ed intensa era stata l’attività dell’assessore dal 20 gennaio 2022, quando venne nominato con le deleghe all’ Ambiente, Transizione Ecologica, Arredo Urbano, Aree Verdi, Cimitero, Città Intelligenti, Tasparenza su indicazione del partito Noi Campani e in particolare della consigliera Giovanna Palmiero.
Gli obiettivi per fine estate erano quelli di ‘mettere mano’ nella vicenda rifiuti per avviare la gara europea, sistemare l’arredo urbano e incominciare a dare una organizzazione al cimitero.
Purtroppo tante le difficoltà con una macchina amministrativa che nonostante la politica che dovrebbe dare indicazioni prosegue indisturbata secondo vecchie usanze.
All’assessore Sivo il merito di essere intervenuto per la consegna ai cittadini delle buste per la differenziata, aver allargato la manutezione del verde nelle scuole e probabilmente l’istallazione dei bidoni per la differenziata nei vari plessi cittadini, oltre al progetto con la Conai della differenziata con premialità al centro di raccolta e le isole ecologiche mobili.
Purtroppo, come si è potuto intuire molte sono state le resistenze interne che hanno ‘frenato’ gli altri obiettivi, la situazione dell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti è in alto mare con la possibilità, tra un mese, di una nuova proroga alla Green Line, non si fermano le determine di affidamenti diretti dell’ufficio ambiente per i più svariati servizi, mentre il cimitero versa in condizioni pessime, anche perchè mentre l’assessore era proprio Sivo, gli interventi interni li programmava l’assessore alla manutenzione Peluso, un dualismo che non ha portato a grandi risultati.
Questa tegola per l’amministrazione Falco cade proprio nella settimana dell’approvazione del bilancio, poi subito dopo, come richiesto da diverse forze politiche si dovrà, se il sindaco vorrà, effettuare l’ennesimo rimpasto in giunta, dopo gli scarsi risultati raggiunti da quest’ultima classe dirigente.