Cristiano Segnini, classe 1980, napoletano doc con il mare nelle vene, è figlio di un marinaio ed è il membro più giovane dell’equipaggio di “Ribbing for Arctic”, prima spedizione in gommone tra i ghiacci del Polo Nord.
Cresciuto con la passione per il mare, viaggi e i gommoni, pilota di motonautica, Segnini (nella foto di copertina con il presidente del Circolo Canottieri Napoli, Achille Ventura) è esperto di progettazione d’imbarcazioni ad alte prestazioni ed è iscritto al CCN – Circolo Canottieri Napoli. Con Ribbing for Artic vuole dare il suo contributo alla conoscenza delle barche e del mare.
RIBBING FOR ARTIC
La spedizione Ribbing for Artic è partita nei giorni scorsi sulla scia dei Vichinghi e dei grandi esploratori del 18esimo secolo che cercavano il passaggio più breve verso l’Oceano Pacifico.
Alla guida della spedizione Thomas Panagiotopoulos, giornalista e navigatore greco non nuovo ad avventure estreme. A bordo del gommone “Artic” un semirigido Seafigther Y 36 di costruzione greca lungo 10,95 m.f.t. e largo 3,16, motorizzato con una coppia di Suzuki DF 350 A Dual.
L’OBIETTIVO DELLA SPEDIZIONE
L’obiettivo è quello di stabilire un record di navigazione, ma la spedizione vuole anche documentare l’impatto degli esseri umani su quello che una volta era un vero e proprio santuario della natura, le conseguenze del cambiamento climatico sulla fauna selvatica e la lotta delle piccole comunità di Inuit per sopravvivere, con il loro stile di vita tradizionale e la loro cultura, ai cambiamenti portati dalla globalizzazione.
LE DICHIARAZIONI
“Negli ultimi due anni abbiamo lavorato molto duramente per rendere reale questa impresa – spiegano i due esploratori – è un viaggio davvero fantastico, la maggior parte del quale si svolgerà all’interno del Circolo Polare Artico”.