Sono trascorse due settimane dalla scadenza della seconda proroga del sindaco Falco alla Green Line, l’azienda che raccoglie i rifiuti solidi urbani a Caivano, e ad oggi non si conosce la scelta attuata dal responsabile dopo un atto d’indirizzo in delibera di giunta.
Il consigliere comunale Antonio Angelino è molto chiaro sulla situazione amministrativa attuale: “L’affidamento del servizio di igiene urbana della nostra città è ormai diventata la fiera del grottesco. È evidente che a queste latitudini nessuno vuole imparare dal passato, perseverando con l’adozione di atti poco chiari e che non restituiscono garanzia e qualità del servizio ai nostri cittadini. Come compagine di minoranza in consiglio comunale, abbiamo provato a correggere il tiro, ma di fronte alla tracotanza e al disinteresse mostrato da Enzo Falco non possiamo fare altro che porre all’attenzione, degli organismi preposti al controllo, gli atti a nostro parere illegittimi è tutta l’incapacità che da due anni ormai ci governa. Saranno loro, si spera, a mettere la parola fine a questa brutta pagina della nostra città.”
L’atto di indirizzo per l’affidamento alla Green Line va oltre la legislazione creativa, se ci sarà determinazione dirigenziale a partire da tali indirizzi sarà senza dubbio illegittima e quindi parte dell’opposizione è pronta a denunciare nelle sedi opportune quello fatto negli ultimi venti mesi da questa amministrazione.
Con questo atto d’indirizzo si chiede al Responsabile del settore di Ambiente di prorogare l’affidamento alla Green Line per un ulteriore anno confermando il canone mensile pari a € 425.088,30 oltre Iva al 10%.
La Green Line arriva a Caivano nel febbraio 2020, doveva restare per non più di 7 mesi in modo di consentire al competente ufficio tutela ambientale di espletare una gara pluriennale ad evidenza pubblica. La gara non si è mai svolta, tantomeno sono stati approntati gli atti propedeutici.
Alla scadenza dell’affidamento disposto dai commissari sono seguite ben due proroghe disposte dal sindaco Falco con due ordinanze sindacali. La seconda ordinanza scadeva il 30 aprile.
L’amministrazione a guida del sindaco Enzo Falco ha avuto circa 20 mesi per scegliere quale forma gestionale, per assicurare alla comunità amministrata, un servizio essenziale quale quello della raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani.
Nel frattempo il costo del servizio è continuato a crescere e quindi anche la Tari.
Nel corso dell’ultimo quinquennio il costo del servizio è passato da 7.764984 € a 8.514985 €.
Ai cittadini caivanesi si è chiesto di pagare una delle tasse più alte rispetto ai comuni della stessa classe demografica di Caivano. L’amministrazione Falco ha mostrato una palese incapacità nella gestione del servizio di igiene urbana che si riflette anche sulla bassissima percentuale della raccolta differenziata ferma al 35 % molto al di sotto del 65% previsto dal legislatore per l’anno 2019.
L’amministrazione Falco ha sprecato due anni invece di confrontarsi apertamente e in modo trasparente nel civico consesso per individuare soluzioni migliorative rispetto a quanto offerto dalla ditta Green Line.
La delibera adottata dall’amministrazione comunale, la n.102 del 29 aprile 2022 non era né urgente né contingibile, né necessaria. L’amministrazione Falco aveva tutto il tempo per affrontare la problematica senza nascondersi dietro l’art. 191 del DL 152/2006 che disciplina altre fattispecie, non certo quella del comune di Caivano.
Ora in attesa delle scelte che verrano fatte saranno altri organi a stabilire la legittimità dell’operato dell’amministrazione di Caivano.
Ulteriore proroga che non risolve alcun problema, mantiene inalterata la Tari e allunga ancora i tempi rispetto alla soluzione definitiva della gestione dei rifiuti sul nostro territorio.