La solidarietà dei caivanesi non conosce limiti. Dal 24 febbraio ad oggi, la guerra in Ucraina ha sconvolto l’equilibrio geopolitico mondiale, e pur non vivendo in prima persona una condizione bellica, la nostra comunità ha espresso la sua vicinanza al popolo ucraino. In due settimane, noi della redazione de “Il Giornale di Caivano” abbiamo organizzato una raccolta di beni di prima necessità che grazie alla generosità dei caivanesi è giunta a destinazione.
La destinazione dei pacchi
La raccolta ha superato ben oltre le aspettative. In due settimane, grazie al lavoro di volontari che hanno suddiviso il materiale per abbigliamento maschile, femminile e infantile, a poi a parte tutti gli altri prodotti alimentari, per la cura della persona e farmaci. Siamo riusciti a consegnare oltre 150 pacchi.
Un successo che ha visto i volontari delle diverse associazioni all’attivo per giorni, fino alla consegna che è stata fatta oggi. Dopo la benedizione dei beni presso la parrocchia San Giorgio Martire a Pascarola, dal sacerdote don Antonio Sgariglia, i volontari si sono diretti nel cuore di via San Carlo a Caserta, presso la chiesa della Santissima Trinità. Proprio in questa chiesa, ormai centro di raccolta di ogni genere per i comuni della provincia da destinare alla comunità ucraina, a Kiev.
La parrocchia è quella di Padre Ihor Danylchuk, il sacerdote di rito greco ortodosso dal 2000 in Italia e dal 2010 stabilmente presso la Diocesi di Caserta. Ricordiamo coloro che hanno fatto sì che questa bellissima spirale di solidarietà si sia attivata, ovvero i volontari delle associazioni: “Talità Kum”, “Caivano Soccorso”, “A cor a cor”, “Apam”, la “Comunità alloggio per minori Luigi Del Prete”.
“Ognuno di noi è chiamato ogni giorno a fare bene –ha sostenuto Ciro Pisano, promotore dell’iniziativa– Caivano è un territorio continuamente devastato da camorra, politica e imprenditoria deviata. Tuttavia, questa gara di solidarietà è l’esempio lampante di quanto i caivanesi siano persone di grande cuore e con grande voglia di riscatto. Possa questa raccolta essere da esempio e sprono per quanti vogliono ancora seminare speranza in questo territorio difficile: INSIEME SI PUÒ!”
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Un grazie di cuore a don Antonio Sgariglia che ha messo a disposizione la chiesa San Giorgio Martire per la raccolta dei beni, come i proprietari di “Joseph Home”, “Barber Street”, “Arte e Stampa”, il caf a via delle Rose della dottoressa Palmiero, e il caf di via Lanna, dell’avvocato Luigi Padricelli. Ringraziamo l’azienda Proteg e il panificio “La rosetta” di Lorenzo Maggio. Infine, un ringraziamento speciale va a tutti voi cittadini che avete aperto il cuore alle nostra iniziativa di pace.