M5S Caivano. Fai quello che dico io, ma non fare quello che faccio io!

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Il giorno dopo il Conte Day di Caivano dove l’ex premier, Giuseppe Conte, è stato nella cittadina a nord di Napoli, anche per poco tempo per conoscere meglio il territorio, bisogna ringraziare i vertici del partito cittadino.

Ma oltre ai selfie e la simpatia di un uomo colto e preparato e calamita del popolo con grande appeal, resterà qualcosa? Ci saranno benefici per Caivano?

La speranza è l’ultima a morire, ma è anche vero, che come dice un detto napoletano Chi di speranza campa, disperato muore”. Caivano è un paese morto da tempo, come ammettono i cittadini quotidianamente, e il M5S è parte di questa amministrazione con un consigliere comunale, Francesco Giuliano e l’assessore, anche vicesindaco Maria Pina Bervicato.

Del post Conte, ieri ci sono giunte due foto rappresentative dello stato della nostra cittadina. La prima che fa rabbrividire è di un grosso ratto, morto, che era in piazza durante l’incontro. L’idea che i cittadini l’hanno calpestata durante l’arrivo e la presenza del presidente è assi rappresentativo. Come la foto della sera, pubblicata da Luigi Esposito che parla della nostra cittadina SPENTA, dopo il grande evento della mattina con l’intera piazza al buio per l’ennesimo black out.

Le dolenti note

Purtroppo c’è anche da dire che tutto non è stato fatto secondo legge, come sempre proclamano i pentastellati. Bisogna ricordare che in campagna elettorale il candidato M5S Pasquale Penza fece diverse denunce ad altri politici per manifesti abusivi e privi di pagamento.

Abbiamo, purtroppo verificato, che i manifesti affissi per l’arrivo dell’ex premier Conte non sono stati autorizzati e non vi è stato pagamento della tassa comunale, oltre ad essere stati affissi in posizioni non autorizzate. Un’ autorete clamorosa per chi predica legalità, denuncia giustamente quando c’è motivo, ma poi fa l’opposto.

Abbiamo contattato l’ex assessore che si è detto estraneo all’organizzazione dell’evento e che comunque non aveva notato manifesti in città.

Ancora più particolare è stata la gestione dell’evento in piazza Cesare Battisti. Non vi è nessuna documentazione di chiusura piazza, come è avvenuto, o nessuna ordinanza pubblica del sindaco che ha accolto il personaggio politico.

Piazza Cesare Battisti chiusa

Il consigliere comunale Francesco Giuliano, forse uno dei pochi che quotidianamente deve fronteggiare l’organizzazione del partito, forse lasciato troppo solo dai suoi attivisti pronti nei momenti fotografici, ci ha spiegato telefonicamente che c’è stata regolare richiesta al comando di Polizia Municipale.

Ora non si comprende come sia possibile che in questo comune per gli stessi eventi si usino pesi diversi e i controllori al momento debito spariscono.

Alle associazioni locali, per ogni tipo di evento, viene chiesto un grosso carteggio, tra documenti, iscrizioni, assicurazioni (anche i luoghi chiusi) e la presenza personale specializzato per il controllo (ancor di più con il covid), oltre ad un piano di sicurezza dettagliato.

Come è possibile che l’amministrazione comunale ha permesso tutto ciò che abbiamo visto dal vivo e con dirette solo con una semplice richiesta al comando vigili?

Chi ha autorizzato? Chi ha vigilato?

Probabilmente non ci saranno risposte alle domande, come sempre avviene a Caivano, ma vanno bene i sorrisi, i selfie e l’illegalità, tanto non è morto nessuno!!!

I giornalisti locali continueranno a fare informazione seria senza la necessità di aprire edicole e vendere giornali, si spera solo che la prossima associazione, senza santi in paradiso, per un evento in piazza possa avere lo stesso trattamento dall’amministrazione comunale, dal dirigente e assessore al ramo.

Nel frattempo si brinda alla Caivano che è e che sarà…cin cin!!!

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