Mentre Caivano scivola mestamente nel baratro, con gran parte della popolazione delusa dalla gestione dell’amministrazione Falco, il 2021 sta terminando con risultati sempre più scadenti.
A nostro avviso i colpevoli sono e restano i caivanesi che ad ogni tornata elettorale premiano sempre gli stessi rappresentanti che raramente raggiungono risultati importanti per la colettività. Tanti soldi spesi male, con problemi che non vengono affrontati e risolti.
Secondo i messaggi che quotidianamente giungono in redazione i cittadini di Caivano, anche quelli che 15 mesi fa hanno votato come sindaco Enzo Falco, sono pentiti dopo i pessimi risultati, e se si potesse tornare indietro, come scrivono, voterebbero in modo diverso.
Ma è usanza caivanese piangere sul latte versato e come già detto allo spoglio elettorale vediamo sempre premiati quelli che stanno distruggendo senza speranza Caivano.
Col consigliere comunale Antonio Angelino, ex candidato sindaco, abbiamo voluto analizzare il momento politico e non solo, oltre al bilancio di fine d’anno.
Le parole di Antonio Angelino
Quando a settembre del 2020 in campagna elettorale riferiti ad Enzo Falco parlavamo di un modello di gestione politico-amministrativo fallimentare che da anni produce danni alla città ed ai cittadini ci riferivamo proprio a quello che ancora quotidianamente accade nella nostra povera Caivano. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti il disastro che si sta consumando in queste ore con un’amministrazione completamente incapace di gestire anche il più semplice procedimento amministrativo.
Il consiglio comunale del 29 dicembre
Basti pensare al tragicomico consiglio comunale andato in scena nella giornata di ieri (29.12.2021) dove – oltre i soliti punti portati all’ordine del giorno e poi rinviati dalla stessa maggioranza, (pratica assurda che solo a Caivano viene continuamente perpetrata) e gli immancabili riconoscimenti dei debiti fuori bilancio dell’Ente – il Presidente del Consiglio, seppur vivamente sconsigliato dal segretario generale, ha deciso arbitrariamente di ritenere valida una seduta consiliare di prima convocazione con appena 12 consiglieri comunali in aula in barba ai limiti imposti dall’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale letti in combinato disposto con l’art. 34 comma 1 lettera f dello Statuto del comune di Caivano. A dimostrazione ancora una volta del fatto che l’attuale Presidente del consiglio non è per nulla garante della totalità del civico consesso bensì della sola parte, nemmeno maggioritaria, presente ieri in aula, pertanto meritevole di sfiducia da parte dello stesso consiglio comunale. Su questa ennesima grave violazione abbiamo già protocollato due richieste di pareri, qui allegate, per poi valutare di adire alle vie legali poste a garanzia dalla legge.
Accertamenti Tosap
Per ultimo a testimonianza della totale incapacità amministrativa del sindaco Falco nei giorni scorsi sono stati inviati avvisi di accertamento per mancato o parziale pagamento della TOSAP 2016, atteggiamento giusto se fosse stato riservato esclusivamente ai debitori del detto tributo, ma a dimostrazione dell’inefficienza totale dell’amministrazione i predetti atti giudiziari sono stati inviati a carattere generale, interessando anche gli operatori economici del mercato comunale che hanno regolarmente effettuato i versamenti dovuti (tributo più integrazione). Questo comportamento oltre ad essere vessatorio nei confronti degli operatori in regola con i pagamenti alla luce dell’art. 33 comma 1 del codice dei consumi, apre ad una triste riflessione che approfondiremo con una specifica interrogazione in consiglio comunale non escludendo l’intervento della Procura Generale della Corte dei Conti, al momento vogliamo segnalare solo tre aspetti fondamentali dal punto di vista amministrativo:
– Il mancato utilizzo dell’invio tramite PEC degli atti giudiziari così come previsto dalla legge (a partire dal 1 ottobre 2021) trattandosi di soggetti che per legge dal 2014 sono tenuti al possesso di una casella di posta certificata;
– E quindi il conseguente aggravio di spese non motivate (danno erariale) compiuto per aver inviato gli atti giudiziari attraverso l’utilizzo di posta con sistema di raccomandata A/R.
– Per ultimo non è chiaro quale ruolo hanno avuto la SOGET di Taranto, alla quale è prevista la restituzione delle raccomandate non consegnate, e l’Ufficio Canone unico Patrimoniale ubicato presso C.Umberto, I n.414 di Caivano che risulta intestatario dell’accertamento.
Il totale fallimento del 2021
Quando diciamo che quest’amministrazione rappresenta gravissimo nocumento per l’intera comunità non lo facciamo a caso, e questi citati sono solo due piccoli esempi di come si gestisce, dal punto di vista politico-amministrativo, ogni processo nella nostra amata città. Il 2021 è assolutamente da dimenticare per i caivanesi e ci auguriamo che quanto prima tutta questa improvvisazione mista a mala fede sia solo un brutto ricordo per la nostra comunità.
In verità a memoria d’uomo nessuna amministrazione ha fatto peggio. L’assenza di illuminazione pubblica non c’è stata neppure nella seconda guerra mondiale. Per quanto riguarda la pubblica istruzione non ci sono novità positive in un quadro allarmante. Per il resto i danni sono sotto gli occhi di tutti. Al peggio non c’è limite e la gestione allegra delle risorse pubbliche si è sbizzarrita a fare debiti fuori bilancio che mortificano l’intelligenza dei caivanesi. In questo quadro drammatico il governo del paese si è dato ad un populismo clientelare che mortifica il ceto medio e gratifica chi senza alcuna necessità sfrutta le risorse di tutti. Basta guardare al modo di impiegare le risorse assegnate al Comune per calmierare bollette intollerabili, prodotte dall’incapacità di organizzare la raccolta differenziata per convincersi che prima questa amministrazione va via meglio è. Forse almeno ci sarebbero meno buche nelle strade e meno chiacchiere che nessuno è disposto più ad ascoltare.