Parco Verde, il Sindaco abbandona le famiglie e non sgombera i locali occupati!

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IL FATTO

Il 06/08/2020 la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano ordinava a 13 famiglie di sgomberare alcuni locali occupati abusivamente all’interno del Parco Verde.

Si tratta, in larga parte, di sale condominiali adibite illecitamente a civili abitazioni, depositi e alcuni, in parte, ad attività commerciali.

Gli sgomberi avrebbero dovuto interessare gli isolati: C7 scala 3, C5/1, A3/3, A3/1, C7/3, A3/5, B4/2, A5/3, C3/2, B3/5, A3/1, A3/5 e C6/3.

Nelle ordinanze si legge che gli occupanti avrebbero dovuto lasciare gli immobili entro 30 giorni, ossia entro il 06/09/2020.

La Commissione Straordinaria, tuttavia, decise con la Prefettura di differire le operazioni subito dopo le imminenti elezioni del 20-21 settembre 2020.

Si capisce, pertanto, che ad effettuare gli sgomberi sarebbe stato uno dei primi compiti della futura amministrazione.

CENSIMENTO

Le Ordinanze venivano emesse in seguito ad una parziale (irrisoria) attività di ricognizione effettuata dalla Commissione Straordinaria, che faceva emergere occupazioni abusive di locali non adibiti ad abitazione, o occupazione di piani rialzati, o occupazione di locali condominiali.

In realtà è bene chiarire che un vero e proprio censimento, sulla realtà abitativa del Parco Verde, manca dagli anni ’80 e tutti i tentativi avviati da alcune amministrazioni si sono rivelati sempre fallaci, molto parziali e superficiali.

Uno dei censimenti sui residenti approfondito fu eseguito, circa 12 anni fa, dai militari dell’Arma dei Carabinieri.

Questo, per dire che all’interno del Parco Verde non sono solo 13 le famiglie occupanti abusive, bensì quasi la totalità dei residenti occupa sine titolo alloggi “ereditati” dai genitori o ricevuti senza un’assegnazione legittima degli stessi.

Pertanto, paradossalmente, le famiglie da sgomberare potrebbero avere diritto ad un’abitazione più di chi occupa illegittimamente altri immobili già nati come civili abitazioni ed occupati sine titolo.

ABUSIVISMO, MANCATO PAGAMENTO DEI CANONI, INCURIA E SCARSA MANUTENZIONE

D’altronde due dei principali problemi, strettamente interconnessi fra di loro, sono da un lato la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e delle aree pertinenziali, dall’altro la mancata riscossione dei canoni di locazione che non vengono pagati da molti assegnatari e da molti occupanti, che lamentano, appunto, incuria e scarsa manutenzione.

Una realtà parallela davvero paradossale: civili abitazioni trasformate abusivamente in lussuosi appartamenti residenziali si trovano accanto ad altre abitazioni insalubri e umide.

Ricorrenti le otturazioni delle fogne, le infiltrazioni d’acqua, le crepe di pareti e tetti contenenti amianto che portano il comune a non poter nemmeno dichiarare legittimamente agibili e abitabili gli immobili.

DOPO PIU’ DI UN ANNO DALLE ORDINANZE COSA HA FATTO L’AMMINISTRAZIONE DI ENZO FALCO?

Ritornando alla vicenda, a distanza di circa 13 mesi dall’insediamento del Sindaco Falco e di 14 mesi dall’emissione delle ordinanze di sgombero tutto resta immutato in una realtà statica e poco avvezza al cambiamento, ma soprattutto alla legalità.

La Responsabile dell’Ufficio Politiche Sociali, attraverso apposita relazione, aveva provato ad indicare all’Amministrazione Falco soluzioni per uno sgombero dignitoso, civile e cosciente dei 13 locali occupati e trasformati ad abitazioni.

Una soluzione che pare si sia frantumata dinanzi alla solita e grande scusa della politica locale, ossia “non ci sono soldi”.

D’altronde, come da indicazioni della Commissione Straordinaria all’interno delle Ordinanze sono mai state accertate le condizioni successive al 06/09/2021 degli immobili in discorso?

Un fitto intreccio di lassismo amministrativo, scarsa considerazione e attenzione a dinamiche sociali molto difficili e zero voglia di far rispettare la legge e ripristinare legalità e giustizia.

A Caivano, il Sindaco Falco che occupa le pagine di repubblica parlando di sviluppo, innovazione e legalità, tiene ferma al palo un’intera città non riuscendo nemmeno ad ottemperare ad ordinanze comunali tese al ripristino della legalità.

LA RICHIESTA DELL’OPPOSIZIONE CONSILIARE

A tutto questo lassismo non ci sta l’opposizione consiliare che chiede ed invoca una discussione all’interno del Consiglio Comunale, spesso svilito dei suoi poteri dalla maggioranza di governo, di un punto specifico sugli alloggi del Parco Verde.

Risposte chiare, che conoscendo il modo di operare del Sindaco Falco e della sua maggioranza, sicuramente non arriveranno.

Tuttavia, l’opposizione consiliare potrebbe sottoporre la vicenda agli organi preposti per fare chiarezza, così come ha fatto per la questione dei debiti di alcuni amministratori locali.

1 COMMENT

  1. …….ma se non sono capaci di gestire l’ordinario, come si puo’ immaginare che possono gestire un evento ?
    Credo che il solo dott.mennillo possa risolvere il problema , in campagna elettorale ha proposto un suo personale programma studiato apposta per il parco verde,recupero crediti,assegnazione degli immobili agli aventi diritto etc etc

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