Oggi per Caivano e ancor di più per le zone di via Clanio e zona Scotta è stata una giornata nefasta. Il covid non è nulla rispetto a quello che i cittadini caivanesi devono sopportare e subire quotidianamente.
Primo grande rogo poco dopo le 15,00 nei pressi del campo Rom, altri due di minore entità (fino ad ora), ma con altrettanta diossina sprigionata poco dopo le 22,00. A fuoco frigoriferi, scarti, plastica e rifiuti generici.
L’amministrazione comunale di Caivano è completamente assente, solo pubblicità di tanto in tanto su Facebook, 1,2 milioni di euro spesi o quasi per eventuali bonifiche e la videosorveglianza che non funziona. Nove mesi di poco o nulla, ma le chiacchiere le porta via il vento come la puzza tossica e acre che arriva alle abitazioni dei caivanesi che nonostante il forte caldo devono rinchiudersi all’interno delle abitazioni.
Il prefetto Romano, ospite anche in consiglio comunale, a Caivano dove sta?
Le forze impegnate con convenzioni dall’amministrazione sul territorio dove sono?
Le immagini degli sversamenti in zona Rom e Scotta dove sono?
Le bonifiche dove sono?
Tante domande, poche risposte, solo la consapevolezza che Caivano deve soccombere senza soluzioni. Purtroppo non si comprende che lo Stato deve intervenire direttamente senza far arrivare fondi e sovvenzionamenti ai comuni che, purtroppo, li sprecano sistematicamente.
Questa è la solita foto, il solito post, che pubblichiamo ogni volta, perchè nessuno deve dimenticare quello che ci è stato detto e raccontato. E’ tutto sotto gli occhi dei cittadini caivanesi. Fallimento e basta, nulla più.
