Dare ascolto ad una comunità, farla rinascere con cura e impegno, è un gesto che può partire solo dalla fede.
È questo il lavoro che è stato fatto presso la Parrocchia San Giorgio Martire di Pascarola, dal sacerdote Don Antonio Sgariglia, e i suoi fedeli. L’impegno di tutta la comunità pascarolese è evidente, in tanti si affrettano per dare un proprio contributo affinché le opere buone possano finalmente sorgere.
Ed è così, che proprio oggi, è stato inaugurato il centro pastorale dedicato a Don Marco Marigliano, un giovane sacerdote amato dai giovani, morto nel 2016 a causa di un cancro.
L’intento è quello di dare uno spazio di aggregazione ai giovani di Pascarola, attraverso la Caritas e le associazioni che man mano aderiranno al progetto. Incontri pastorali, con formazione, preparazione ai sacramenti, ma anche attività ludiche e sostegno per le famiglie in difficoltà.
Oggi, a presenziare alla Santa Messa in memoria di Don Marco, il monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa. Presenti le cariche ufficiali del territorio, e la Croce Rossa di Napoli Nord.
Un aiuto dovuto alla comunità pascarolese, che mai come durante la pandemia, si è rapportata alle difficoltà più estreme e si è raccolta intorno alla figura di Don Antonio Sgariglia.
Don Antonio Sgariglia:
«Un grazie a tutto il popolo di Pascarola che ha permesso la realizzazione del centro. Come parroco sono grato alla mia comunità, perché tutto quello che di bello stiamo facendo è solo perché siamo una comunità unita e compatta, e quindi parlo a nome di tutti. Il centro è stato creato per i ragazzi, che hanno bisogno di un punto di incontro ed un motivo di aggregazione sociale, durante il giorno e non tenerli in strada. Il centro per loro dovrà essere una casa. La loro casa».