Furti di catalizzatori per le autovetture nell’ area nord di Napoli

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Un nuovo business del mercato nero si sta diffondendo a macchia d’olio nell’area nord di Napoli: furti di catalizzatori di autovetture. Solo nelle ultime due settimane, continue segnalazioni di automobili sprovviste dei tubi di scarico abbandonate e trovate nei luoghi più di Caivano, Cardito, Casoria (zona Arpino) e Frattamaggiore.

Il business dei materiali preziosi

Dietro il furto dei catalizzatori ci sono diversi motivi, innanzitutto “i materiali preziosi” contenuti all’interno delle marmitte, come il palladio che ha un alto valore sul mercato nero, poi platino e rodio, presenti soltanto nei catalizzatori delle marmitte delle auto più recenti (nello specifico le Euro 4, le Euro 5 e le Euro 6). Per quanto riguarda questo tipo di furti le prede più ambite sono i Suv e le Smart o le auto vecchie. Un semplice catalizzatore rivenduto può costare da 700 a 1000 euro, una cifra esorbitante, se si considera che i furti avvengono con una velocità impressionante e quotidianamente.

A Caivano

A Caivano, circa dodici segnalazioni negli ultimi quindici giorni. Auto rubate, deprivate del catalizzatore, lasciate nelle strade cittadine, a pochi passi dalle scuole. Solo l’altro ieri, un veicolo è stato trovato presso la scuola Milani, poi via Cesulo e via Caracciolo.

 

Il coprifuoco alle 22 è una condizione favorevole per agevolare i “ladruncoli di quartiere”, che sono abili nel lavorare con lo smontaggio delle parti meccaniche dei veicoli. I cittadini si appellano alla videosorveglianza per poter scoprire chi si nasconde dietro questi reati, ma non è abbastanza, occorre maggiore controllo sul territorio.

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