I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito 55 misure cautelari emessa dal Gip del tribunale di Napoli Nord nei confronti altrettante persone accusate di cessione di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e per i reati di furto in abitazione, rapina, procurata evasione di soggetto detenuto presso la propria abitazione. In particolare 24 indagati sono finiti in carcere, 16 ai domiciliari mentre per altri 15 soggetti è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Teatro dei fatti il Parco Verde di Caivano, degradato complesso residenziale alla periferia di Napoli, noto come importante piazza di spaccio dove si riforniscono pusher e trafficanti provenienti dal resto della Campania e da altre regioni.
Dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord e realizzate dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria, è emerso che gli indagati prendevano contatti telefonici con gli acquirenti accordandosi su quantità e luogo di consegna della droga. Lo stupefacente veniva affidato per la consegna a soggetti incensurati o comunque di giovane età, in alcuni casi anche minorenni, e sempre in piccole quantità in modo da avere meno problemi con le forze dell’ordine.
Le indagini, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali oltre ad un incrocio di dati rispetto ai fermi effettuati tra il marzo e il luglio 2018, da militari in servizio presso la sezione operativa della compagnia carabinieri di Casoria ha portato alla ricostruzione della banda.