Il rapporto “Territori Civili” realizzato dalla Caritas italiana e Lega Ambiente attraverso indicatori socio-economici e ambientali, pongono la Campania fra le ultime regioni d’Italia per quello che concerne la qualità della vita.
Attraverso l’utilizzazione di 70 indicatori, sono state monitorate tutta una serie di condizioni: dai reati ambientali, al ciclo illegale del cemento al consumo di suolo all’uso di fitofarmaci in agricoltura, al rischio di frane e alluvioni.
Accanto a questi indicatori, l’indagine svolta dalla Caritas e da Lega Ambiente, hanno analizzato altre variabili quali: i livelli occupazionali, l’offerta educativa la deprivazione abitativa, la salute fisica e psicologica e le fragilità sociali presenti nell’ambito del territorio nazionale.
Inoltre, sempre sul fronte sociale, sono state considerate altre variabili quali le azioni di contrasto alla povertà, l’assistenza agli anziani e l’offerta educativa pubblica per l’infanzia. Rispetto a tutti gli indicatori analizzati, la Campania presenta elevate criticità che vanno dall’inquinamento ambientale alla mancanza di un sistema di welfare per contrastare vecchie e nuove povertà.
Il rapporto ha anche evidenziato, come nell’ambito della Regione Campania, esistano esperienze di innovazione sociali e ambientali, riferendosi soprattutto all’associazionismo e al terzo settore che costituiscono la base da cui partire per riguadagnare posizioni.