E’ di certo una guerra impari, è di certo un attacco allo Stato. La denominata Terra dei Fuchi non potrà mai vedere una soluzione se si pensano solo a spedire soldi e progetti che alla fine restano tali.
Questa mattina i responsabili dell’ufficio ambiente nel giro di perlustrazione per visionare i lavori di pulizia sui regi lagni hanno trovato un palo della nuova videosorveglianza tagliato alla base di proposito e rubata la telecamera all’interno. Un atto chiaro e di gravità estrema.
Il progetto di videosorveglianza partito diversi anni fa con la realizzazione che doveva vedersi terminata nei prossimi mesi con Caivano che ricevette la somma di circa 500 mila euro per videosorveglianza delle zone di campagna (quelle più soggette agli sversamenti) oltre alla sistemazione di aree verdi, purtroppo vede sempre situazioni di stop.
I rappresentanti locali del Movimento 5 stelle e il consigliere Francesco Giuliano e l’assessore Pasquale Penza hanno già contattato i vertici del partito a Roma per sollecitare ad un intervento drastico, con l’intervento massiccio di forze armate presenti e stabili sui nostri territori.
Purtroppo l’illegalità per ora vince e spadroneggia, come già richiesto anni fa nell’ex villa Moccia potrebbe nascere un presidio fisso dei militari, come nelle solite zone di sversamenti continui di materiali inquinanti.