Intervistiamo Antonio Russo, candidato consigliere della lista “La Svolta” che sostiene il candidato sindaco di centro Antonio Angelino.
Ci racconti di lei. Ha già avuto esperienze nella politica, o è la prima volta?
Ho 38 anni, vivo a Caivano e da sempre seguo le vicissitudini del mio paese, anche se un impegno diretto all’interno delle istituzioni locali non l’ho ancora avuto. E’ tra le mura domestiche che è nata in me la volontà e la determinazione, viste le condizioni di degrado che la nostra città vive, di impegnarmi in prima persona per contribuire al miglioramento della nostra città e per garantire vivibilità a noi e alle future generazioni, come quella di mio figlio che compirà a breve 4 anni.
Perché ha scelto di candidarsi con la lista “La Svolta”?
Far parte del progetto politico “La Svolta” è stata una scelta naturale, sia per il rapporto che mi lega all’avvocato Luigi Padricelli, sia perché sin dal 2015 il nostro movimento civico e politico rappresenta una speranza per il rinnovamento della politica e dell’amministrazione di Caivano.
Quali sono gli interventi più urgenti, secondo lei, da mettere subito in atto per Caivano?
Caivano necessita di una strategia di ampio respiro per uscire dal baratro in cui è finita. Gli interventi dovranno seguire un doppio filone, da un lato la gestione ordinaria per “normalizzare” il funzionamento dell’ente e l’erogazione dei servizi da garantire ai cittadini, dall’altro una visione innovativa di trasformazione della città, collegando la stessa agli sviluppi che stanno interessando tutta l’area a nord di Napoli.
Come la sta vivendo questa campagna elettorale?
Sto vivendo questa campagna elettorale in maniera serena; sono concentrato così come tutto il resto della nostra coalizione. Dobbiamo costruire le migliori condizioni per promuovere il nostro progetto politico; l’unione e l’entusiasmo di tanti giovani saranno decisivi per promuovere un cambiamento radicale.
Che tipo di politica immagina un futuro per Caivano?
Caivano deve entrare nel circuito delle trasformazioni metropolitane e regionali, proprio per questo motivo nel nostro programma politico, tra le dieci aree, c’è quella legata ai “grandi progetti”. Bisognerà garantire l’ordinario, affiancandolo ad una progettualità ambiziosa per una rinascita del nostro territorio.