Pubblichiamo un’intervista edita sul secondo numero de “Il Cittadino”. Enzo Falco è il candidato sindaco di centro-sinistra, per le prossime elezioni amministrative a Caivano. In passato, è stato assessore all’agricoltura e allo sviluppo sostenibile della Provincia di Napoli e consigliere comunale.
Qual è stato il suo contributo passato per Caivano?
Ho dato moltissimo a questo comune, anche decidendo di tornarmene da Perugia, dove stavo bene, per dare il mio contributo qui. E’ stata una scelta difficile, ma ponderata, che ha portato alla realizzazione di diversi progetti. Come la creazione del giornale “Idea Città”, alla gestione del cinema Santa Caterina. Mi sono occupato di tante iniziative culturali che si sono poi trasformate in scelte politiche. Sono di tradizione socialista, e nel corso degli anni, ho scelto la vocazione ambientalista. Mi sono sempre sentito un uomo di sinistra e questo è l’ambito dove mi sono sempre mosso. La coalizione che si è creata intorno alla mia candidatura parte dall’assunzione di una responsabilità, con questi valori in comune. Il nostro compito è di risollevare il paese dal pantano e costruire ad hoc una nuova classe dirigente, con un percorso formativo in ambito politico-amministrativo per giovani e consiglieri.
Cosa pensa di ciò che è stato fatto finora dalla commissione straordinaria?
Non entro nel merito delle cose realizzate o meno. Sicuramente una gestione commissariale non può sostituire l’operato di una giunta comunale con tutte le sue figure specifiche, perché manca del contatto diretto e continuo con i suoi cittadini, per ovvie ragioni. Possiamo dire che la commissione si è occupata del lavoro prettamente tecnico, indispensabile, ma il paese ha anche bisogno di altro.
Come potrà gestire, se dovesse essere eletto, il dissesto finanziario?
Dopo uno studio effettuato, il nostro comune non è in condizioni così gravi come possiamo immaginare. Abbiamo bisogno di personale altamente qualificato, ma ci sono le risorse economiche e possiamo uscire dalle condizioni di stallo optando per tanti progetti europei, nazionali e regionali e quindi di nuovi fondi da dare al nostro territorio.
Oggi troviamo pochi dirigenti al comune. Come possiamo risolvere questa faccenda?
Massima attenzione da prestare al personale comunale da integrare, e soprattutto all’assunzione degli Lsu che da anni combattono per un lavoro stabile. E’ importante avere riferimenti politici regionali, che ci possono aiutare in questo processo. Inoltre dobbiamo far sentire la nostra voce negli ambiti istituzionali. Abbiamo bisogno della risoluzione di alcuni punti critici intorno all’acquedotto, la creazione di una tangenziale est per evitare ingorghi di traffico, e infine l’obiettivo fondamentale sarà la creazione di un collegamento alla metropolitana.
Per il Parco Verde, ha già pensato agli interventi da fare?
La prima cosa da fare è ripristinare il concetto di legalità. L’urbanistica sociale di per sé non dovrebbe mai essere realizzata come unico agglomerato nella periferia della città, quindi questo ha contribuito alla devianza. Verifichiamo le situazioni dove c’è bisogno il ripristino delle regole, ma in cambio quei cittadini dovranno ottenere dei servizi a loro dedicati.
Lei è stato il primo candidato ad aver incontrato i vertici del consorzio industriale. Sono emerse delle idee da realizzare?
E’ stato un incontro molto proficuo. Innanzitutto è necessario creare una barriera di verde intorno alla zona industriale, poi costruire insieme alle imprese un piano comunale per la formazione professionale, destinata a giovani che troveranno immediatamente lavoro all’interno delle aziende dell’area industriale. Ho chiesto una mano per le iniziative culturali e sportive che vorrei realizzare ad alto impatto. Noi dobbiamo innovarci con l’istruzione, la cultura e lo sport.
Programmi culturali futuri?
Speriamo nell’attivazione del teatro Caivano arte, oggi per fortuna ancora abbiamo il Burlesque dove Crescenzo Autieri ha fatto un ottimo lavoro, poi immagino anche la ripresa del cinema Santa Caterina. Inoltre immagino uno spazio come momento di gestione associativa per i giovani ed una serie di strumentazioni valide per gli artisti caivanesi. Il sogno è quello di ripristinare Caivano Rock, un fiore all’occhiello del nostro territorio. Ancora oggi, in tanti ci ricordano per quest’iniziativa che ha ospitato musicisti di grande rilievo nazionale ed internazionale.
Cosa pensa della questione, molto dibattuta in questi giorni, della possibile presenza di un impianto Biotech sul nostro territorio?
Assolutamente contrari all’installazione dell’impianto Biotech, abbiamo già un fascicolo da inviare alla Regione Campania, dove vogliamo la rimozione definitiva delle eco-balle dal nostro territorio e chiediamo un intervento di ripristino dei depuratori della zona dei Regi Lagni. Caivano deve essere liberata dalle puzze e da ulteriori impianti che contribuirebbero a fare ulteriori danni all’ambiente.
Quanto è importante avere un rapporto con le altre forze politiche?
Ho da sempre cercato un contatto con i rappresentanti di altre forze politiche, per idee propositive e guardare al futuro, ovvero ad una possibile collaborazione con tutti in un clima di serenità. E’ una mia prerogativa e lo sarà sempre. Credo nel lavoro di squadra e nel dialogo costruttivo. Penso che le grandi cose saranno possibili proprio a partire da un incontro, non uno scontro, tra chi ha idee diverse.