Le Questure non possono concedere la licenza alle sale scommesse collegate a bookmaker senza concessione. Come riporta Agipronews è quanto scrive il Tar Campania nelle tre sentenze che respingono i ricorsi di altrettanti gestori di sale in a Napoli, Casoria e Caivano, collegate bookmaker esteri privi di concessione.
Il Questore aveva negato in tutti e tre i casi la licenza per l’attività. L’autorizzazione, si legge, può essere legittimamente rifiutata a società che all’estero sono invece autorizzate a raccogliere giocate. I giudici ricordano che l’ordinamento italiano in materia di scommesse prevede una duplice autorizzazione ed è costruito su un sistema “a doppio binario”, in base al quale «chi intenda svolgere l’attività è tenuto a munirsi sia della concessione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, che dell’autorizzazione di pubblica sicurezza».
Disposizioni che, concludono i giudici, in numerosi precedenti «hanno positivamente superato il vaglio della giurisprudenza comunitaria e nazionale». In questi casi, quindi, il Questore non può quindi concedere la licenza, «non essendo ammessa alcuna discrezionalità dell’Amministrazione, che in assenza della concessione, è tenuta ad emettere un provvedimento di rigetto per insussistenza di uno dei presupposti di legge».