Diario di vita al tempo del CoronaVirus, le passeggiate col cane e le letture

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Il giorno dopo l’ulteriore ‘stretta’ decisa dal Presidente del Consiglio Conte per arginare la diffusione del CoronaVirus le strade sono pressoché deserte, il tempo è freddo e ventoso e in giro c’è solo la confraternita dei cani e dei loro accompagnatori.

Anch’io mi accingo a fare il solito giro rigorosamente entro i 200 metri dall’abitazione con il mio fidatissimo cane che annusa continuamente l’aria, come se avesse percepito di qualche cosa di strano. Con i proprietari degli altri cani ci salutiamo a distanza, niente assembramenti nè scambi di opinioni( le crocchette più light ,le pettorine più funzionali, eccetera).

Niente interazione tra i cani, niente giochi,  niente feste.

La fila al supermercato si è già gonfiata fin dall’apertura. Non c’è molta voglia di parlare, tutti sono consapevoli delle eccezionalità della situazione che stiamo vivendo.

Molti confidano in un intervento Divino. Gli scettici ricordano che il paese ha già superato prove più ben più difficili: guerre, miserie,  alluvioni e terremoti.

Per chi voglia sottrarsi ai molteplici palinsesti televisivi, consigliamo la lettura della Storia della colonna infame di Manzoni e rileggere le favole di Rodari.

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