La cultura prima di tutto. La commissione riapra la biblioteca di Pascarola

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Il brutto periodo storico che sta attraversando Caivano è legato con molta probabilità a diversi fattori, in primis al protagonismo e la voglia di accaparrare di individui che per scopi personali hanno messo in ginocchio uno dei paesi più ricchi di storia a nord di Napoli.

“Un popolo ignorante è più facile da governare”, ebbe ad affermare Ernesto Che Guevara. Come pure sull’altra affermazione di Nelson Mandela, secondo la quale “L’istruzione è l’arma più potente di cui disponiamo per cambiare la società”.

L’arte e la cultura sono conoscenza non abbandoniamola ma scopriamola, scrutiamola, analizziamola ma soprattutto visitiamola per non restare troppo indietro.

La prima biblioteca di Caivano all’interno del castello ha visto un grosso mutamento negli ultimi anni, via i computer che venivano utilizzati dai ragazzi per ricerche, sempre meno eventi culturali di rilievo e maggiore frequenza di persone che poco hanno a che fare con la cultura.

Caivano ha bisogno di un rinnovamento, la biblioteca deve tornare ad essere punto esclusivo di aggregazione culturale. La commissione straordinaria è stata edotta sulle attività presenti oggi, sulle frequentazioni e di chi è seduto ai computer comunali, e per quali funzioni.

Biblioteca Pascarola

Da lunedì 10 febbraio la biblioteca di Pascarola sarà chiusa. L’ex funzionario Vito Coppola che negli ultimi anni l’ha tenuta viva è andato in pensione e consegnato le chiavi all’amministrazione.

La biblioteca della frazione sita all’interno della villa è stata oggetto di tentativi di effrazione e quindi non può restare incustodita.

La commissione dovrà immediatamente nominare un nuovo responsabile per non chiudere un altro punto di aggregazione della città.

Pare se si stia pensando di spostare qualcuno dalla biblioteca di Caivano che nell’ultimo periodo è apparsa ‘affollata’

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