Prorogati i decreti, scaduti lo scorso 5 dicembre, ai sovraordinati del Comune di Caivano nominati dalla Commissione Straordinaria, insediatasi in seguito allo scioglimento dell’Ente per infiltrazioni camorristiche.
Proroghe arrivate con un mese di ritardo
Arrivati con un mese di ritardo durante il quale molti già esultavano per la loro assenza.
Non a caso, durante la loro assenza si sono svolte manifestazioni, eventi in totale stato confusionale nonché ripreso il metodico ricorso agli affidamenti diretti e, addirittura, al ricorso delle gare interne anche per somme esorbitanti eludendo così di fatto la scelta della Commissione Straordinaria di ricorrere alla Stazione Unica Appaltante per evitare contaminazioni ed ingerenze, ma di questo parleremo in un ulteriore articolo.
I Funzionari Sovraordinati sono gli uomini dello Stato chiamati a presidiare l’Ente per scongiurare ulteriori ingerenze criminali.
Se è vero che molti di questi sono completamente assenti tra la gente, altri vivono molto il territorio.
Non è stato facile rompere la cortina di omertà
Una cosa è certa: non è stato facile per i sovraordinati rompere la cortina di omertà e il grande muro di gomma presente negli uffici del Comune di Caivano tanto che a volte anche la richiesta di un semplice documento non veniva evasa dai funzionari dell’Ente.
Un continuo nascondere atti e documenti che non permetteva agli stessi di ristabilire ordine e legalità, ma soprattutto li portava più volte a segnalare/denunciare questi atteggiamenti ai carabinieri e alla Procura della Repubblica.
I cittadini di Caivano, in questi ultimi mesi di commissariamento dell’Ente, si aspettano risultati concreti e tangibili, e chiedono alla Commissione Straordinaria e ai Funzionari Sovraordinati che si faccia di questa terra non più un deserto, ma legalità.