La solidarietà del sindacato giornalisti e del Comandante dei Vigili del Fuoco

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L’ 11 dicembre scorso, presso gli Uffici Comunali di Caivano di Pascarola, il giornalista Ciro Pisano è stato intimidito ed intimorito, nonché ingiuriato ed offeso solo perché chiedeva notizie in merito alle decisioni della Commissione Comunale di Vigilanza che doveva esprimersi sulla concessione, o meno, dell’autorizzazione per gli eventi natalizi finanziati.

L’incontro è sembrato da subito molto nervoso e dopo poco si è concluso con il diniego perchè non vi erano le necessarie autorizzazioni per svolgere l’evento organizzato dal Comune di Caivano e nello specifico dalla dottoressa Anna Damiano, responsabile del V settore.

Anche in questo caso nessuna comunicazione successiva da parte della Commissione Straordinaria, che pare non seguire le vicende cittadine.

Il fatto

Il racconto di Ciro Pisano: ‘Mi sono recato mercoledì 11 dicembre alle ore 10.30 presso gli uffici del Comune di Caivano siti in Via Marzano con il mio collega Pasquale Gallo.

Mentre dialogavo con lui nell’androne della casa comunale, uno dei membri della Commissione di Vigilanza (l’ispettore dei Vigili del Fuoco) si è avvicinato tenendo a farci sapere che non avevamo titoli per parlare di sicurezza ed esprimendo attraverso gesti la sua scarsa considerazione verso coloro che sul territorio fanno giornalismo. La discussione sembrava finita lì, ma in realtà dentro covava ben altro che semplice disprezzo.

Ci siamo allontanati per seguire altre vicende.

Alle 13.00 mi sono, nuovamente, recato in Comune per sapere cosa aveva deciso la Commissione Comunale di Vigilanza. Non appena sono entrato, mentre passavo nel corridoio qualcuno ha tentato di estromettermi dal sentire ciò che si stava dicendo e discutendo in ufficio pubblico, ma sopratutto su manifestazioni pubbliche.

Alla fine della riunione l’Ispettore dei Vigili del Fuoco ci ha tenuto ad IDENTIFICARMI chiedendomi nome e cognome per DENUNCIARMI alla PROCURA DELLA REPUBBLICA.

Denunciarmi per cosa? Identificarmi perché e a quale titolo? Perché volevo informazioni pubbliche in un luogo pubblico per farci un articolo di giornale?

Cercavo INFORMAZIONI ed ho trovato INTIMIDAZIONI!

Non contento mentre usciva dalla Casa Comunale ci ha tenuto a precisare a gran voce, riferendosi ad un altro membro della Commissione Comunale di Vigilanza: “VEDI TU SE DEVO AVERE A CHE FARE CON UN PESCE MUCCUSIELLO DI VENTI ANNI”.

Non solo ha cercato di INTIMIDIRMI usando lo strumento dell’IDENTIFICAZIONE ma ci ha tenuto anche ad INGIURIARMI ED OFFENDERMI.

Ho denunciato tutto alla locale Tenenza dei Carabinieri, al Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania e ai Vigili del Fuoco quanto accaduto.

Mi auguro che mai più, un rappresentante dello Stato possa esprimersi in questo modo verso qualsiasi collega.

Ho denunciato, non tanto per me, ma per tutelare una professione sempre più vittima di intimidazioni, denunce e minacce.

Ho denunciato perché io sono in totale disaccordo con la logica TACI O TI QUERELO.

L’ho fatto per me, per voi, per la libertà di potersi informare, di potersi esprimere e di poter parlare’

Il comunicato del sindacato giornalisti

Episodi simili si ripetono quotidianamente. E sono ancora più gravi quando sono commessi da rappresentanti dello Stato. È venuto il momento che il legislatore intervenga su questi abusi per la tutela del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini ad essere informati.
 

La lettera del Comandante dei Vigili del Fuoco

Il Comandante Dott. Aquilino assicura che sono stati presi provvedimenti perchè il vigile del fuoco non è stato educato e perchè non ha assunto un comportamento consono ad interloquire con un rappresentante della Stampa.

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