Dopo le tante polemiche per l’arrivo delle nuove ecoballe a Caivano, all’interno della ditta Pontin nella zona industriale, è arrivata l’ora di liberare nuovamente il piazzale occupato.
In piena estate c’era stata la grande protesta dei cittadini, con gli industriali che usarono il pugno duro, il bicchiere mezzo vuoto però è stato letto in modo diverso da tanti.
Mezzo vuoto perchè a Caivano volevano spedire prima 10mila tonnellate, poi 15mila poi dopo l’ostruzionismo con carte e certificati mancanti gli industriali prendendo tempo hanno fatto arrivare negli ultimi giorni di emergenza circa 4mila tonnellate.
Chi fece la lettura politica commentò il bicchiere mezzo pieno parlando di sconfitta, chi guardò quello mezzo vuoto lesse la vicenda come una vittoria per Caivano perchè alla fine erano arrivati pochi rifiuti rispetto a quelli stabiliti. Come ha commentato Nino Navas: ‘le parole confondono, i fatti convincono’
Leggendo la pagina social del vicepresidente del Consorzio Asi Caivano, Nino Navas possiamo tirare un sospiro di sollievo perchè la settimana prossima inizierà la rimozione delle nuove ecoballe. E’ questo alla fine che interessa ai cittadini caivanesi.
Questo il messaggio di Navas
Nella tarda mattinata ho incontrato l’ing. Iodice , responsabile della SAPNA, illustrandomi il programma elaborato, ho la certezza che da lunedì 21 ottobre inizia la rimozione delle ecoballe che dal 26 settembre u.s. al 12 ottobre u.s. sono state stoccate in zona Asi, presso la Pontin srl.
Oltre a comunicarlo ufficialmente vi rendo partecipe del programma di rimozione , sempre sotto il monitoraggio del Consorzio Asi-Csa, con trasporto di venti camion al giorno.
Gli impegni presi sono stati mantenuti e l’impatto ambientale con il territorio e’ stato nullo. Tutto questo e’ stato possibile, grazie al rispetto delle regole, al controllo su tutte le operazioni di stoccaggio, a tutte le competenze messe in campo, ma sopratutto grazie al sano confronto con le istituzioni. Vi terro’ aggiornati sui ulteriori sviluppi di questa ultima fase dell’emergenza.