“Ce ne andiamo”. La Buttol per adesso, però, non lascia il Comune…

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CAIVANO – Se non fosse tremendamente un problema serio, sarebbe una commedia. Sul caso dei rifiuti solidi urbani a Caivano, eravamo rimasti al comunicato ufficiale della ditta Buttol Srl di sabato 21 settembre in cui denunciava che è difficile operare a Caivano e quindi non c’erano le condizioni per continuare. Una comunicazione molto lunga ed articolata ripresa da tutti i quotidiani e dai siti, locali e non, in cui praticamente la ditta di Sarno faceva capire che avrebbe lasciato il cantiere di Caivano. La ditta ha continuato a lavorare (giustamente per non arrecare ulteriori danni ai cittadini) sia sabato che ieri notte, quando è stato preso solo l’umido come da regolamento, ma intanto a quasi 48 ore di distanza da quel chiarissimo comunicato, il Comune non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, via Pec o al protocollo, in cui quello dichiarato pubblicamente alla stampa viene di fatto concretizzato. Comunque molta spazzatura sta ancora a terra, anche a causa dell’inciviltà di tanti cittadini che ieri sera hanno conferito non solo l’umido.

ECCO IL COMUNICATO DI SABATO 21 SETTEMBRE DIFFUSO DALLA DITTA BUTTOL:

A Caivano non ci sono più le condizioni per continuare a gestire il servizio di igiene urbana. A seguito di una serie di strane coincidenze, stati di agitazione, scioperi e resistenza da parte del personale di cantiere, la Buttol rinuncia a proseguire nell’appalto.

Le difficoltà maggiori sono relative alla mancata firma del contratto, circostanza che ha costretto l’Azienda a operare in una situazione di perdurante precarietà. La mancata sottoscrizione del contratto ha messo la Buttol in una condizione di debolezza nei confronti dei lavoratori, non essendo possibile effettuare una programmazione a lungo termine dell’appalto.

In tutto questo, l’Azienda ha provveduto anche a impiegare personale aggiuntivo, a seguito di richiesta del Comune di riassettare il territorio, ma le minacce di uomini a volto coperto non hanno consentito l’espletamento del servizio. In poche ore è stata contattata un’altra ditta dall’Ente affidando il servizio di riassetto dei cumuli di rifiuti generati dagli stati di agitazione, tale attività in spregio al diritto di sciopero garantito dalla costituzione. Una serie di circostanze strane che fotografano una situazione di incertezza, nonché di totale assenza di legalità e sicurezza per proseguire nella gestione dell’appalto.

L’episodio chiave risale al 19 settembre, quando la Buttol, a seguito di un nuovo stato di agitazione e quindi della mancata raccolta da parte degli operatori di cantiere, ha impiegato personale esterno per assicurare il riassetto sul territorio di Caivano. Un intervento che non ci è stato consentito. Gli operai impegnati nel servizio aggiuntivo sono stati avvicinati e minacciati, tant’è che hanno presentato una denuncia spiegando di essere stati bloccati da tre persone in sella a uno scooter e con il volto travisato dai caschi integrali. Gli operai sono stati invitati con fare minaccioso a non svolgere il servizio: “Ve ne dovete andare, avvisate anche gli altri colleghi”. Una strana circostanza a cui è seguita la proclamazione di sciopero per la giornata di oggi, nonostante un verbale con esito positivo firmato dalle parti nei giorni precedenti. Tutto è culminato poi con l’intervento di un’altra ditta, richiesto dal Comune di Caivano.

In conclusione non possiamo non ricordare le difficoltà che la Buttol si è ritrovata a fronteggiare nel gestire l’appalto di igiene urbana. L’azienda ha operato per anni senza garanzie e prospettive di programmazione. Dopo ben due diffide dall’Ente non è mai pervenuta la convocazione per la firma del contratto. Il Comune infatti ha più volte sottolineato che la gara nasceva viziata dalle violazioni delle norme relative all’impegno di spesa per bandire la procedura stessa.

A questa situazione di perdurante incertezza, si aggiungono i ritardi dell’amministrazione nel pagamento dei canoni mensili, nonostante l’impegno dell’Azienda nel per garantire uno stipendio agli operatori.

A questo punto mancano le condizioni di legalità e sicurezza per continuare a gestire l’appalto di igiene urbana del Comune di Caivano

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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