Roghi tossici e qualità dell’aria. Analisi nel breve e lungo periodo

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Roghi tossici ad ogni ora del giorno, mini incendi ripetuti più volte nella stessa area, per non attirare attenzione. Sversamento di rifiuti speciali che poi saranno incendiati, o abbandono di amianto su appezzamenti di terreno, le cui scorie sono altamente dannose per la salute.

Ogni estate è sempre la stessa storia, non cambiano i protagonisti del reato, solo le aree coinvolte. Su di una mappa di tutto il territorio di Caivano, le zone maggiormente colpite sono anche interne, ma assai più diffuse ai confini con Marcianise, Afragola e Acerra.

Aree colpite a Caivano

Regi Lagni, la lunga strada di via San Arcangelo, Pascarola (centro e periferia), campi rom, via Cinquevie, via Scotta, Parco Verde, Casolla.

Discariche a cielo aperto, pronte per essere incendiate…

Il disastro ambientale è sotto gli occhi di tutti.

Indagini e ricerche costanti negli anni ancora non sono riuscite ad arginare il fenomeno e a debellarlo del tutto.

Cittadini sempre più consapevoli e attivi, da diventare sentinelle notturne e diurne, che collaborano con la stampa e le associazioni ambientali, per dare un aiuto, in qualche modo.

VIDEO

Ecco un video, che dimostra come nei pressi della strada SS87 che da Pascarola conduce a Marcianise, esistano rifiuti accatastati ovunque, dispersi nelle aree meno visibili.

 

 

Il senso di impotenza è tale che esiste solo lo sgomento…

Oggi i cittadini conoscono l’arte di sopravvivere in mezzo al dramma, e intanto muoiono le persone di cancro alla mammella, al colon retto, ai polmoni, al fegato, alla pelle e nascono bambini con neoplasie. Un quadro drammatico, estremamente difficile da esplicare in tutte le sue forme.

Intanto i dati sulla qualità dell’aria nelle nostre zone parlano chiaro, siamo nella “zona rossa” delle aree più inquinate della Campania, e Acerra detiene il primato.

I risultati osservati nell’ultima settimana di agosto 2019

Secondo i dati Arpac, lo Stir di Caivano, presenta sicuramente un minimo aumento di sostanze altamente dannose per la salute, ma resta nei limiti; al contrario, l’aria peggiora considerevolmente avvicinandoci all’inceneritore di Acerra. Ovviamente i dati si riferiscono al periodo in cui l’inceneritore era ancora attivo.

 

Tra tutte le sostanze, quelle più  pericolose, il particolato

Il particolato, insieme delle sostanze, sia solide sia liquide, sospese nell’aria con un diametro da un milionesimo di millimetro a mezzo millimetro, prodotte da circostanze naturali (pollini, polvere) e da azioni umane (traffico, riscaldamento, industrie).

La sigla Pm sta per “particulate matter” 

Pm 10 – Il numero 10 indica la presenza di particelle nel particolato con diametro inferiore a un centesimo di millimetro (10micrometri) questa tipologia di polvere può essere respirata ed è capace di raggiungere sia il naso, sia la laringe. Le particelle tra i 5 e i 2,5 micrometri che riescono a depositarsi nei bronchi polmonari.

Pm 2,5 – Il riferimento è particolato fine, quello formato da particelle con un diametro inferiore a 2,5 micrometri. Penetra nei polmoni e in caso di polveri ancora più sottili, può entrare nel sistema circolatorio.

Aspettiamo che termini il mese di settembre, periodo di osservazione dei dati, e presto vi aggiorneremo sui nuovi valori.

 

Pubblicazioni Arpac, 2014

Pubblicazione dati Arpac, 2017

 

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