CAIVANO – Alla fine, dopo una lunga protesta pacifica, residenti e commercianti di via Caputo, chiusa da oltre un anno, sono stati ricevuti dal viceprefetto Fernando Mone, che poi ha chiamato al tavolo il sovraordinato Giuseppe Mocerino, responsabile della manutenzione, e il funzionario Lello Celiento.
Bisogna fare presto, il 28 scatterà il sequestro
I cittadini chiedono che sia abbattuto anche la casa al piano terra quanto prima, per ripristinare la circolazione ed alleviare i disagi di chi abita nei dintorni, visto che il 28 settembre prossimo scatterà di nuovo il sequestro della magistratura. Il Comune, che ha già abbattuto la casa che si trovava al primo piano, si è fermato dopo che il proprietario della casa al piano terra avrebbe espresso la volontà di procedere in proprio all’abbattimento, ma ciò non è avvenuto ancora per presunti problemi tecnici. Una delegazione di cittadini, stanca della melina, così ha avuto un lungo dibattito col commissario, il sovraordinato e il funzionario al termine del quale come ci dice Gaetano Lionelli “l’ente domani (giovedì 19 settembre) indirà riunione fra le parti, alla presenza di tecnici e ditta, ed intimerà al proprietario di abbattere subito lo stabile pericolante, altrimenti lo farà lui a partire da lunedì”.