Rifiuti, proclamazione di sciopero per sabato 21 settembre 2019

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Le tre sigle sindacali FP CGIL, FIT CISL e FIADEL hanno proclamato con un comunicato lo sciopero dei dipendenti della Buttol per sabato 21 settembre 2019.

Non essendoci la raccolta dei rifiuti indifferenziati, già presenti in alcune strade oltre a quelli che verranno depositati, come da calendario, venerdì notte, i cittadini caivanesi sabato si risveglieranno tra i rifiuti, proprio mentre nelle cassette della posta stanno arrivando le nuove bollette TARI.

COMUNICATO

Proclamazione sciopero Buttol per il 21 settembre 2019

Con nota del 23 luglio 2019 le scriventi OO.SS. e la RSA del Cantiere di Caivano comunicavano, alle parti in indirizzo, la conclusione negativa della procedura obbligatoria di raffreddamento e conciliazione, iniziata in data 07 luglio 2019, in conseguenza della proclamazione ai sensi della L.146/90 e s.m.i. e dell’Accordo Nazionale del 01 marzo 2001, da parte della RSA del Cantiere, dello stato di agitazione del personale dell’Igiene Ambientale operante sul Comune di Caivano.

La chiusura negativa della suindicata procedura è stata comunicata dopo che l’Azienda in
epigrafe disattendeva, ancora una volta, gli accordi sottoscritti nel verbale del 07 luglio
2019 e dopo aver rinviato a data da destinarsi la riunione programmata per il 18 luglio
2019, giorno in cui si sarebbe dovuto tenere l’ultimo incontro per il tentativo obbligatorio
di conciliazione.

Nella nota del 23 luglio si evidenziava che la Buttol avrebbe assunto la piena responsabilità delle tensioni, dell’acuirsi di un clima di conflittualità all’interno del Cantiere e di tutte le azioni legittime che verranno indette nel rispetto delle Leggi vigenti.

Le scriventi OO.SS. congiuntamente alla Rappresentanza Sindacale Aziendale, non avendo
avuto alcun riscontro alla nota del 23 luglio scorso, proclamano, ai sensi della Legge
146/90 e s.m.i., una prima giornata di sciopero, per i lavoratori del Cantiere di Caivano, che si terrà dalle ore 00:00 alle ore 24:00 del 21 settembre 2019.
Saranno garantiti i servizi minimi essenziali.

 

 

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