Per la nuova emergenza rifiuti questa sarà la settimana chiave, ultimi cinque giorni di lavoro per il termovalorizzatore di Acerra (chiude venerdì) che poi si fermerà per quaranta giorni per manutenzione.
Dopo la relazione della Sap.Na a firma dell’ingegnere Gianfranco Iodice, anche Caivano era nella lista dei comuni che dovevano ospitare le nuove ecoballe, poi dopo la visita ispettiva di Asl e Arpac il sito prescelto non è stato riscontrato idoneo.
Industriali e commissari attenti
Dalle pagine social il vice presidente della zona asi Caivano, Nino Navas chiarisce che sarà la settimana più importante: ‘Il Consorzio Asi di Caivano era stato così chiaro e netto sulla questione delle criticità ambientali. L’ inidoneità prescritta dall’ Asl è solo un primo passo per scongiurare lo stoccaggio a Caivano (nella zona industriale) di ulteriori rifiuti per gestire l’ emergenza legata allo stop del termovalorizzatore. L’ intero Consiglio direttivo dell’ Asi – Caivano vigilerà affinché il territorio non sia ancora una volta mortificato’
Massima attenzione anche al Comune di Caivano, con i commissari che hanno agito dopo le diverse lettere dei gruppi politici locali.
Questa mattina a via De Gasperi alle 10,30 è stata indetta una conferenza stampa sul problema della temporanea chiusura del Termovalorizzatore di Acerra e del conseguente deposito di 15.000 tonn. di ecoballe sul territorio comunale in ordine al quale ha trasmesso l’allegata nota alla Regione Campania e alla Città Metropolitana.