CAIVANO – Questione Biotech ancora al centro del dibattito politico. Questa volta il Partito Democratico di Caivano con una lettera a firma del “reggente anziano” Franco Marzano (il segretario Antonio Angelino si dimise) ha espresso rammarico perché in sede di Conferenza dei Servizi inerente il progetto “Biotech”, la Commissione Straordinaria non avrebbe rappresentato la contrarietà dei cittadini caivanesi alla realizzazione dell’impianto. La forza politica di Zingaretti ha ricordato che il consiglio comunale nel 2010 (giunta Tonino Falco) votò una moratoria per impedire l’installazione di qualsiasi impianto inquinante su un territorio già devastato. Inoltre, il Pd ha allegato lo studio commissionato dalla Procura di Napoli Nord e svolto dall’Istituto Superiore di Sanità, da cui emerge che il nostro territorio, insieme a quello di Giugliano (manco a dirlo anch’esso sede di vari impianti di rifiuti), è il più inquinato e a rischio di malattie tumorali in Campania.
Da parte del Comune – i commissari non possono rilasciare dichiarazioni ufficiali senza il consenso del ministero – filtra una certa disapprovazione perchè l’ente locale ha fatto la sua parte esprimendo il No mentre la Regione Campania (guardacaso a guida Pd, ndr), uno degli enti maggiormente importanti in fatto di autorizzazioni alle industrie, ha dato parere positivo alla realizzazione della Biotech a Caivano. Dov’erano – probabilmente si domandano nelle stanze del Comune – i dirigenti del locale Partito Democratico quando De Luca ha deciso ciò?