La Polizia locale con il ritorno del comandante Gaetano Alborino continua senza sosta il controllo di tutti i locali commerciali del Parco Verde, di proprietà del Comune di Caivano.
L’input è molto chiaro, quello di regolarizzare tutte le attività a norma di legge, proprio nel quartiere dove pare non esserci la giurisdizione dello Stato italiano.
L’attività di polizia giudiziaria è stata mirata, per adesso, a tre tipologie di illecito:
- Occupazione illecita di alloggio (sanzione penale);
- illecito edilizio (sanzione amministrativa e penale);
- illeciti di natura commerciale.
Infatti il lavoro dei vigili urbani è estremamente difficile, diverse le persone che autonomamente hanno aperto dei locali e iniziato attività senza permessi e licenze, oltre a chi ha trasformato locali e zone condominiali in veri e propri appartamenti.
I controlli
Nell’ultimo mese il corpo di polizia locale ha effettuato 25 controlli, nove i casi più gravi con l’accertamento di occupazione abusiva e illeciti edilizi con modifiche di destinazione d’uso con opere. Oltre a quelle aperte senza licenza o autorizzazioni.
Otto le attività regolari, gestori però morosi verso il comune per fitti non pagati, mentre altri locali sono stati trovati chiusi dopo gli accertamenti preventivi sui fitti del febbraio scorso.
L’intervento in alcuni casi è stato coattivo dei locali ed è stato contestuale all’accertamento dell’illecito. I dipendenti dell’ufficio manutenzione nello stesso istante hanno fatto il cambio delle serrature e consegnate le chiavi all’ufficio patrimonio del Comune di Caivano.
Il controllo dei locali
La vigilanza tecnica sui locali di proprietà comunale non è compito della Polizia locale, ma pertinenza dell’ufficio tecnico, come è espressamente scritto nell’ Art. 27 DPR 380-2001 (Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia).
Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale esercita, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell’ente, la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi.
I controlli prossimi
E’ stato verificato che alcuni locali adibiti a sale condominiali o parti dei vani d’ingresso di alcuni stabili sono stati trasformati e adibiti a case o è stata modificata la destinazione d’uso con la costruzione di muri, tramezzi ed altro.
Ora con le piantine di ogni stabile si procederà al controllo per stabilire sia l’illecito che il trasgressore.