Ora Basta! Quali Europee…, Caivano è il terzo mondo!

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La sopportazione ha un limite e i cittadini di Caivano pare lo abbiano superato da tantissimo. Oramai si è schiavi di un sistema che nemmeno lo Stato con l’invio della triade Commissariale è capace di annientare dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche.

Caivano è nuovamente sommersa dai rifiuti, problema storico che pare non interessa a chi dovrebbe governare una città ormai completamente alla deriva.

E’ giusto sempre precisare

La gara per la raccolta dei rifiuti urbani è stata aggiudicata, oramai, quasi da tre anni, ma al momento della firma da parte del funzionario Vito Coppola, l’ex sindaco Simone Monopoli cambiò il dirigente all’ambiente passando tutto a Raffaele Celiento.

Da quel giorno sono passati anni e mesi, con una parantesi anche per il dirigente Stefano Lizzi, tante le carte studiate, ma nessuna soluzione favorevole per i cittadini.

I cittadini di Caivano sono ostaggio del sistema, servizio pessimo, raccolta differenziata ridicola, tassa altissima e contributo da pagare allo Stir che in tre anni è aumentato da 1.400.000 a 2.000.000 circa per la raccolta fatta male.

Pagamenti del Comune in regola

Il responsabile del settore, architetto Celiento, ha dato parere favorevole per il pagamento dell’ultima fattura (mensile) lo scorso 16 maggio per €. 458.666,64 comprensivo di IVA così distinti:
per il servizio di igiene urbana sull’intero territorio comunale, la raccolta, spazzamento e trasporto di rifiuti urbani e assimilabili provenienti dalle utenze domestiche, commerciali e industriali pari ad €.371.226,69 IVA inclusa, da imputare sul capitolo 1250 del corrente bilancio;
per il servizio di espurgo caditoie sull’intero territorio comunale, pari ad €.65.500 IVA inclusa, da imputare sul cap. 1216/01 del c.b.;
per il servizio di pulizia e taglio del verde sull’intero territorio comunale pari ad €.21.939,95 IVA inclusa, da imputare sul cap. 1300 del c.b

Il coraggio di una donna

Sono tanti i Comuni in tutta Italia che con una situazione del genere hanno revocato l’incarico alla ditta perchè ricorrono eccezionali ed urgenti necessità di tutela igienico-sanitaria ed ambientale, a Caivano da anni nessuno ha il coraggio per non aggiungere altro di fare il passo più logico per la cittadinanza. Purtroppo il cittadino è considerato l’ultimo per priorità.

Tra tanti uomini, andando a memoria, è stata una donna nel 1998 l’allora sindaco di Caivano Franca Falco che disse basta e fermò la ditta Risan S.r.l. mettendo il cittadino prima di tutto.

La gente è stanca e mira al non voto

Il segnale che vuol arrivare a Roma è importante, questa mattina sono arrivati diversi messaggi e testimonianze di cittadini che hanno deciso di disertare il voto per le elezioni Europee di domenica. La volontà è fare arrivare Caivano ad una percentuale bassissima al voto. Qualcuno, molto innervosito, ha anche espresso la volontà di bruciare la tessera elettorale vicino ai rifiuti.

A via Matteotti, pare, che i sacchetti siano stati lanciati dall’alto sul cumulo

E’ giunta l’ora di decidere

Il tempo è finito! I cittadini sono esasperati, vista la salata tassa pagata. La Commissione ha il potere decisionale insieme al dirigente al ramo: o si firma il contratto alla ditta Buttol e si sanziona per i servizi non offerti o non espletati secondo capitolato (oltre alla raccolta si ricorda lo sfalcio dell’erba e la pulizia caditoie) oppure si revochi e si prenda una decisione con la Prefettura.

Caivano ha detto BASTA!

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