CAIVANO – Quinta rata della spazzatura 2017, il Consiglio di Stato, a cui il Comune è ricorso tramite l’avvocato De Angelis, blocca l’esecutività della sentenza di prima grado – quella che stabilì che i cittadini non dovevano versarla, per intenderci – in attesa del verdetto definitivo, che sarà questa volta irrevocabile. Tecnicamente il provvedimento adottato il 28 marzo dal massimo organo di giustizia amministrativa si chiama sospensiva e spesso si pronuncia in attesa di decidere nel merito del ricorso vero e proprio. Quindi nessuna paura di dover pagare la quinta rata aggiuntiva, visto che solo l’esito finale stabilirà definitivamente se i cittadini debbano versare o meno questa parte del tributo Tari del 2017, deciso dai commissari a dicembre 2017 dopo che notarono un presunto buco nei conti della tassa della spazzatura.
Il Tar Campania, a cui aveva adito la nota industria chimica Ppg, mise un punto fermo affermando che, sebbene la Tari poteva essere aumentata, ciò fu fatto, dai commissari dell’epoca, fuori tempo massimo e quindi, a norma di legge, la sentenza finale del Consiglio di stato dovrebbe dare di nuovo ragione ai cittadini. Ma non si sa mai…