Caivano ricorda la Shoah. L’iniziativa si svolgerà giovedì 31 gennaio alle ore 19.00, presso la parrocchia di San Pietro ed è promossa dall’associazione Sveglia Caivano in collaborazione con il liceo Braucci e l’ associazione San Pietro (via Minzoni, 9 – Caivano).
Al centro della riflessione, la presentazione del libro di Angelo Amato De Serpis, “Arpad ed Egri” che racconta la storia dei due celebri allenatori di serie A, degli anni 30 e 40, le cui carriere furono stroncate dalle infamanti leggi razziali del 1938 che gli causarono indicibili sofferenze, nonostante fino alla loro emanazione fossero stati osannati come autentiche star.
Ad intervenire, saranno, oltre all’autore, il dirigente del liceo Braucci, Giovanni La Montagna, le docenti del Braucci, le professoresse, Olimpia Di Palo e Rosangela Mandurino, e Nino Navas, fondatore dell’associazione “Sveglia Caivano”.
Ad inquadrare il contesto storico sarà il professor Paolo Pollice, ordinario di diritto civile all’università Federico II.
“E’ importante, soprattutto per i giovani – afferma don Peppino Esposito, parroco di San Pietro – che la nostra comunità si confronti su questa drammatica pagina della nostra storia affinché rigurgiti di odio razziale non attecchiscano, seppur in forma diversa, anche nella nostra società”.
L’evento taglia il nastro della prima edizione della rassegna “Caivano terra dei libri” promossa dall’associazione Sveglia Caivano.
Il progetto intende coinvolgere cittadini, parrocchie, scuole, e associazioni, in un percorso volto a stimolare il dibattito culturale. “La nostra è una vera e propria sfida – afferma Nino Navas, imprenditore e fondatore dell’associazione Sveglia Caivano – .
La cultura rappresenta il primo passo per ogni rivoluzione. Questa nostra iniziativa rientra pienamente nell’impegno alla cittadinanza attiva che stiamo portando avanti da tempo. Non esiste nessuna realtà che non possa costruire da sé un futuro migliore, superando criticità e difficoltà. Basta volerlo. Noi ci proviamo ripetendo che Caivano cambia con l’esempio e non con l’opinione”.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Le cui date saranno rese note nei prossimi giorni:
“Io morto per dovere” di Nello Trocchia, inviato di La 7 che racconta la storia del poliziotto Roberto Mancini, morto nel 2014 a causa di un cancro)
“Aglio, olio, e assassino” di Pino Imperatore, un giallo dai tratti ironici che come sempre nello stile del noto autore rappresenta il pretesto per raccontare la magia e la storia della città di Napoli
Mille pauristiell di cucina napoletana di Amedeo Colella “Aneddoti, storie, leggende, curiosità, fattarielli, scemità ed etimologie di gastronomia napoletana”
“Carnefici” di Pino Aprile – il giornalista porta avanti da anni ricerche per provare a svelare la verità sui fatti che portarono all’unità d’Italia. ”Centinaia di migliaia di persone scomparse è la cifra della strage di italiani del Sud compiuta per unificare l’Italia. Si scopre, così, di come venivano rasi al suolo paesi interi, saccheggiate le case, bruciati vivi i superstiti. Si apprende come avvenivano i rastrellamenti degli abitanti di interi villaggi, e li si sottoponeva a marce forzate di decine di chilometri, e a torture. Ci si imbatte in fucilazioni a tappeto di centinaia di persone”.
“70 Pillole Azzurre” di Felice Antignani si svolgerà in collaborazione con l’Ail, l’associazione italiana leucemie, e racconterà la testimonianza diretta di chi ha affrontato una grave malattia, esorcizzandola anche con la scrittura e trasformando il dolore in energia da donare agli altri
“Baciato da Hera” di Paolo Farina al suo secondo libro, un interessante giallo condito da ricette enogastronomiche che mettono insieme tradizione nuovi accostamenti.