Gli interventi in città per il settore manutenzione hanno avuto un cambiamento dal punto di vista della celerità in meno di un mese.
Più che azzeccata la scelta della Commissione Straordinaria di delegare al sovraordinato, l’ingegnere Giuseppe Mocerino, gran parte delle problematiche locali.
L’intervento radicale per quanto riguarda il riempimento delle buche con asfalto è stato il primo passo, poi alcuni interventi al Parco Verde dove alcuni cittadini attendevano da anni, per terminare al riassetto totale dell’organizzazione delle scuole.
Da annotare la riorganizzazione della Protezione Civile, le riparazioni alle tubature stradali di via Colanton Fiore, allo sfalcio dell’erba al Parco Verde in prossimità dell’istituto ‘Morano’, al rifacimento di alcune strisce di segnaletica sull’asfalto.
Il sovraordinato ha visitato tutti gli edifici scolastici, parlando con i dirigenti, e mettendo mano alle esigenze più urgenti, dal ripristino dei riscaldamenti, ai lavori da fare per migliorarli, alla variazione di tutti all’alimentazione a metano per una accensione più immediata.
Gli incontri con i genitori
Di certo non sono mancati i momenti di tensione con i genitori, che conoscendo i tempi degli interventi a Caivano, non erano di certo rassicurati per la buona permanenza dei propri figli nelle sedi scolastiche. Ultimo incontro, dopo il problema elettrico al plesso Scotta, con una delegazione di mamme, con a capo la signora Fortuna Santagata, che hanno voluto chiarimenti sui prossimi interventi alla scuola frequentata dai propri figli.
Tanti gli incontri con delegazioni di genitori per spiegare e rassicurare sul lavoro che si è svolto e che si svolgerà, ma gran parte di loro hanno notato e capito che tira un’aria diversa, fresca, quella del cambiamento.
Alla prima pioggia le buche si sono riaperte, altri soldi buttati. Bisognava allargare tutta la carreggiata stradale e rifare tutto. Mi spiace che questo giornale guardi le minuzie ma non le travi.
Intervento fatto una chiuavica, alla prima pioggia si sono già riaperte le buche. Altri soldi buttati.