Distrutta la “Casa dell’Acqua”con del materiale esplosivo

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Ieri sera, sul tardi, è stato avvertito un boato presso la villa comunale Falcone Borsellino di Caivano, tale da costringere alcuni residenti a scendere in strada, per capire cosa fosse accaduto. Si è pensato subito al peggio, e stamane c’è stata la triste scoperta.

Il rumore assordante è stato causato da una quantità di materiale esplosivo posizionato sotto l’erogatore dei liquidi presente all’interno della casa dell’acqua, che fino a poco tempo fa (ovvero fino a quando era ancora funzionante) veniva usata regolarmente dai cittadini.

Il servizio è in disuso, a quanto pare da diversi mesi, e forse proprio questo ha lasciato sperare agli attentatori di poter ricavare qualche spicciolo, provando a far saltare in aria il contenitore delle monete. I danni sono notevoli, ma non tali da accedere dall’interno della struttura. Tutta la parte esterna della casina è stata distrutta.

Purtroppo non è il primo fenomeno che si è presentato in questo periodo. Caivano è ormai un paese abbandonato a se stesso, dove vengono rubati i decori dei monumenti, i tombini, le strutture di ferro, le caditoie ed altro, per poter racimolare qualche soldo e continuare ad operare nell’illegalità, all’oscuro delle telecamere che possano incastrare i responsabili.

Una civiltà che pare si stia completamente estinguendo in un territorio, che al contrario, necessiterebbe di un intervento immediato con controlli continui di videosorveglianza, partecipazione collettiva e interventi amministrativi ad hoc.

 

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