Sabato 22 dicembre 2018, la Protezione Civile è stata in Vaticano per l’udienza con Papa Francesco. In tanti sono arrivati da ogni regione, affrontando anche lunghi viaggi, per non mancare a questo importante evento. La sala Paolo VI gremita sin dalle prime ore del mattino dai Volontari di Protezione Civile, dagli operatori delle Forze Armate e della Croce Rossa. Momenti commoventi nel racconto di chi ha vissuto in prima persona come volontario soccorritore il terremoto di Amatrice, Accumoli, Ischia, la tragedia di Rigopiano, quella delle gole del Raganello, alle alluvioni, agli incendi, al crollo del ponte Morandi. A salutare il Papa a nome di tutto il sistema, il capo del Dipartimento Angelo Borrelli, che ha voluto sottolineare che quanto si è fatto fino ad oggi non è più sufficiente, bisogna fare molto di più e farlo tutti insieme per difendere la vita, l’ambiente, il territorio.
Borrelli ha concluso il suo intervento con un dono particolare alla Chiesa a ringraziamento per quanto ha mostrato verso le popolazioni disagiate, regalando un Ambulatorio Medico Mobile. A seguire l’intervento di Papa Francesco che nel suo discorso ha voluto sottolineare che la Protezione Civile non è importante solo durante le grandi emergenze, ma soprattutto nelle fasi di previsione e prevenzione. La nostra preghiera per chi ha perso la vita per fenomeni calamitosi, sia alle vittime che ai soccorritori impegnati a salvare più vite possibili. La missione più importante della Protezione Civile resta quella educativa a partire dalle scuole in modo che ogni cittadino venga formato ad avere comportamenti che riducano qualsiasi tipo di rischi. Il Papa ha concluso la sua udienza con la benedizione per tutti i volontari e per le loro famiglie e augurando a tutti un Santo Natale.
Un evento importante che ha visto anche la partecipazione dei volontari dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo (ANVVFC) di Caivano e Cardito, i ragazzi partiti in treno hanno raggiunto prima dell’alba Città del Vaticano. (nella foto il Presidente di Cardito, Raffaele Fusco, e i volontari Giancarlo D’Ambrosio, Alfredo Fanire, Angelo Falco, Annarita Palmieri e Giuseppe Caputo).
